Pian piano i nodi vengono al pettine. Proprio mentre il Governo stabiliva l’obbligo di vaccino per gli over 50 e stringeva le maglie del super Green Pass, l’inefficacia dei sieri si mostrava con tutto il suo vigore. La valanga di infezioni tra plurivaccinati suonava malissimo, come una stonatura, rispetto alle parole di Draghi rivolte contro coloro che non si sono inoculati. Tuttavia i fatti non sono serviti a far innestare la retromarcia, cosa avvenuta invece nel resto del mondo.
Il racconto mainstream in Italia va infrangendosi sul muro della verità. Poco alla volta il potere è costretto a ritrattare la propria versione: i vaccini che funzionicchiano, il Green Pass che non ha valore sanitario, l’obbligo che non ha avviato la corsa alla vaccinazione sperata dalle istituzioni. Di fronte a una tale disfatta narrativa è arrivato il momento di spingere in senso opposto? L’occasione potrebbe essere di quelle ghiotte per chi ormai da tempo sta intraprendendo battaglie giuridiche nei confronti dei provvedimenti governativi.
Secondo l’avvocato Mauro Sandri “siamo già al terzo riposizionamento” delle posizioni ufficiali assunte inizialmente. “Tanti apriranno gli occhi” – spiega il legale- in special modo se verranno ancora portate alla luce prove che inchiodano il dispotismo instaurato”.
Ecco la spiegazione dell’Avv. Sandri in diretta insieme a Fabio Duranti e Alessandro Meluzzi a Un Giorno Speciale, con Francesco Vergovich.
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