Sicurezza vaccino: tutte le domande scomode che giornalisti e media dovrebbero fare a Big Pharma

Sarò brutale chi fa il giornalista e non è fortemente scettico nei confronti della sicurezza di questi specifici vaccini contro il Covid-19 o è in malafede o non sa fare assolutamente il proprio mestiere. Non ci può essere altra spiegazione possibile. Le ragioni di questa mia affermazione sono molteplici.

Un giornalista non deve leggere bugiardini e non deve ascoltare le spiegazioni d’informatori scientifici come fanno i medici di basa, non deve affidarsi ciecamente all’Aifa, all’Ema o all’OMS. Un giornalista che si rispetti deve porsi delle domande e cercare delle risposte. Per esempio in questo caso dovrebbe chiedersi: l’ente regolatore è autonomo?

La risposta nel caso dell’OMS è assolutamente no. L’OMS ha dimostrato di non essere autonoma nei confronti della Cina, per la quale ha dovuto rimuovere dei report. Ma non è autonoma neanche nei confronti della Bill e Melinda Gates Foundation, fondazione attivissima nel business dei vaccini ma anche tra i maggiori finanziatori proprio dell’OMS.

Altra domanda chi ha potere decisionale all’interno di quell’ente, ha conflitti d’interesse? La risposta è si e sono molteplici. Controllore e controllato sono due figure ben distinte? La risposta è assolutamente no. Un’altra domanda che un giornalista dovrebbe porsi: esistono evidenze sul c.d. delle porte girevoli mediante cui chi ha lavorato per il controllore si è poi ritrovato a ricoprire una prestigiosa posizione per il controllato? Assolutamente si nel caso del CSM e di altri enti regolatori.

A partire da Tedros, il direttore dell’OMS, ma anche il nostro Ranieri Guerra era pesantemente in conflitto d’interessi. Altra domanda: chi finanzia il controllore ha soltanto pubblici interessi? Assolutamente no, ad esempio la Bill e Melinda Gates Foundation ha interessi privatistici pur essendo uno dei maggiori finanziatori dell’OMS. Chi dovrebbe segnalare gli eventi avversi, ha un legame con chi verrebbe danneggiato da quelle segnalazioni. Certamente si: la stessa EMA è finanziata per l’80% dalle case farmaceutiche.

Chi ha segnalato questi eventi avversi, pur avendo un rapporto di dipendenza da chi è stato danneggiato da quelle segnalazioni, ricopre ancora il suo incarico o è stato rimosso? Assolutamente non ricopre più il suo incarico, ed è emblematico quanto accaduto nel Pfizergate con la società Ventavia che ha messo alla gogna colei che denunciava o il caso italiano del prof. Zambon dell’OMS costretto a dimettersi perché non ha voluto falsificare il piano pandemico.

Piano pandemico che non era aggiornato come imposto da un altro membro dell’OMS. Questo vi fa capire cosa accade a chi prova a denunciare delle anomalie all’interno di queste organizzazioni. Ultima domanda: l’ente che dovrebbe segnalare è finanziato anche con fondi di chi potrebbe essere segnalato? Assolutamente si, per questo le segnalazioni spesso non avvengono. Non perché il prodotto sia sicuro ma perché è il processo ad essere falsificato.

Queste sono solo alcune domande che un giornalista dovrebbe porsi quando è chiamato a farsi un’idea sulla sicurezza dei vaccini, ovviamente declinando le risposte singolarmente e con prove documentate. Nessuna di queste domande implica una formazione in ambito medico o scientifico. L’obiezione secondo cui qualcuno potrebbe dirmi che io non sono un medico è assolutamente fuorviante. Le risposte a queste specifiche domande che un medico non è tenuto a porsi dicono tutto sulla sicurezza dei vaccini e trovando quelle risposte non può non essere scettico sulla sicurezza di quei vaccini.

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