La propaganda filostatunitense che stanno portando avanti i nostri media sfruttando la questione dell’Ucraina per demonizzare Putin ha davvero dell’incredibile: viene totalmente mistificata la realtà.
Pensate che in un approfondimento del Corriere della Sera ho letto testuali parole: “Gli Stati Uniti vogliono difendere il principio per cui ogni paese debba avere il diritto di scegliersi il proprio destino e le proprie alleanze“. Veramente da non credere.
Ma è davvero accettabile leggere una cosa del genere? Mi domando perché questi giornalisti non lo chiedono ai paesi sudamericani quanto sono stati liberi in passato di stringere accordi con i governi socialisti contro il parere degli USA. Ricordiamoci che gli Stati Uniti, considerandoli il proprio cortile di casa, misero in atto addirittura l’operazione Condor per sovvertire quei governi imponendo dittature filoamericane.
Perché non lo chiedono ai parenti dei cileni che nel 1971 sostenevano Allende quanto siano stati liberi di sostenere la cosiddetta “terza via” all’insegna di un socialismo democratico?
Perché non lo chiedono ai parenti dei desaparecidos argentini quanto siano stati liberi di scegliere il proprio destino che si è infranto nei voli della morte del dittatore Videla?
La lista sarebbe infinita se anche considerassimo unicamente i paesi sudamericani a cui è stata tolta ogni libertà contraria agli interessi degli Stati Uniti.
Perché non lo chiedono ai parenti di Aldo Moro quanto lo statista sia stato libero di stringere alleanze che non piacevano agli americani?
Il CorSera parla anche di proteste “popolari” in Ucraina che nel 2014 hanno posto fine al governo filorusso. Perché però non dice che quelle proteste di popolare avevano ben poco, dato che sono state finanziate dagli Stati Uniti con una grave ingerenza nella politica di un altro paese al fine di danneggiare la Russia?
Gli stessi USA che dal 2014 hanno dato ben 3 miliardi di dollari all’Ucraina pur di utilizzarla per i propri scopi antirussi.
Leggo nell’articolo che l’amministrazione americana “è costretta suo malgrado a gestire uno scontro con Mosca”. Suo malgrado?
In realtà Putin nel 2021 ha presentato agli Stati Uniti e alla NATO una lista di richieste per tornare al dialogo: chiedeva ovviamente di non mettere altre basi NATO ai suoi confini, di non pensare neanche lontanamente di far entrare l’Ucraina nell’alleanza atlantica, di smettere di armarla quell’Ucraina e anche di non trasferire armamenti nelle basi nucleari NATO nei paesi dell’ex Unione Sovietica.
Queste vi sembrano richieste illegittime?
Chiedetelo allora agli americani cosa fecero quando l’Unione Sovietica si sentì libera di stringere un’alleanza con Cuba e di piazzare sull’isola i propri missili: gli americani si dissero pronti ad una guerra mondiale pur di non avere il nemico che piazzava armi alla porta di casa.
Dal 1997 sono entrate nella NATO la Repubblica Ceca, l’Ungheria, la Polonia, la Bulgaria, l’Estonia, la Lettonia, la Lituania, la Romania, la Slovacchia, l’Albania, la Croazia, il Montenegro, la Macedonia del Nord. Tutti i paesi che facevano parte del blocco sovietico; la vecchia cortina di ferro si è praticamente spostata sempre di più ai confini con la Russia fino quasi a stritolarla. E sono stati piazzati missili ovunque.
Mancava soltanto l’Ucraina, la Russia sarebbe stata praticamente accerchiata: perché allora gli USA non hanno evitato tutto questo? Perché l’Unione Europea non ha evitato tutto questo? Eppure Putin aveva avvertito Macron nel loro ultimo incontro.
Ora vedo tutti meravigliarsi del Donbass. Sì, lo stesso Donbass dove c’è una guerra dal 2014. Sono otto anni che c’è una guerra a causa del fatto che l’Ucraina e la comunità internazionale non riconoscono l’indipendenza di quelle due repubbliche, e nessuno si è accorto che nelle milizie ucraine che combattono lì ci sono tanti movimenti neonazisti?
L’Europa questa volta non si indigna? Gli Stati Uniti non si indignano?
La verità è che a Putin non è stata data altra scelta se non quella di fare quella più azzardata che tutti condanniamo, perché sia chiaro, la guerra va condannata in tutte le sue forme. Ma farlo non può prescindere dal condannare chi quella guerra l’ha indotta e resa inevitabile: spiegatelo ai pennivendoli italiani.
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