Non possiamo non parlare di questa possibile guerra in Ucraina tra Russia e NATO, e non possiamo non leggere quanto la comunicazione che arriva da noi sia totalmente contraria a quella che è la realtà: si parla di invasione della Russia, ma è palese che i russi non hanno alcun interesse a invadere l’Ucraina. Nel 1991, scomparsa l’Unione Sovietica, sono rimaste nei libri di storia le assicurazioni di Bush all’ex leader sovietico Gorbačëv: nessun paese del Patto di Varsavia (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca) sarebbe mai entrato nella NATO, cosa che invece è successa e oggi gli Stati Uniti vorrebbero che entrasse anche l’Ucraina.
Vorrebbe dire che i missili americani sarebbero a 600 Km da Mosca, una distanza più o meno simile a quella che c’è tra Milano e Napoli: in due minuti potrebbero distruggere la capitale russa.
Gli americani consentirebbero che missili simili venissero posti dalla Russia a Cuba o in Venezuela?
Se noi fossimo dei marziani e arrivassimo sulla terra vedremmo gli Stati Uniti completamente liberi da qualunque minaccia concreta e vedremmo basi americane con missili atomici e soldati a centinaia di migliaia circondare la Russia, l’Iran, la Cina.
Gli USA vogliono probabilmente coprire una grossa crisi interna dovuta alla scarsità di democrazia nelle loro elezioni, e vogliono probabilmente celare con la politica estera di guerra una situazione di crisi anche economica.
Io credo davvero che vada detto quello che può succedere: ci sono due zone – quelle del Donbass – con due repubbliche popolari, dove gli abitanti sono russi di etnia, tradizione, storia russa; zone che potrebbero essere attaccate dall’esercito ucraino con l’appoggio della NATO. Putin a quel punto avrebbe solo due alternative: o lasciare che i civili russi vengano attaccati, oppure intervenire. A quel punto si direbbe che la Russia ha invaso l’Ucraina. E’ dalla zona del Donbass che potrebbe arrivare la provocazione vera e propria che scatenerebbe la guerra.
Mi pare che addirittura gli ucraini – governo nato da un golpe approvato dall’UE, dalla NATO e dagli USA – lamentano un eccessivo protagonismo degli Stati Uniti. Lo stesso premier, nonché il Ministro degli Esteri, intimano agli USA di stare calmi, anche perché i primi a morire sarebbero ucraini e russi, non certo chi è a 10mila chilometri.
E’ una vicenda su cui dobbiamo riflettere, visto che il nostro paese ha bombe nucleari americane comandate dall’esercito degli USA (non certo da quello italiano né dal nostro esecutivo), dunque qualunque ritorsione o azione di guerra nucleare, noi la subiremmo.
Per non parlare delle vicende energetiche: gli Stati Uniti sono dall’altra parte del mondo, la Russia è molto più vicina. Anche per questo dovremmo mantenerci in buoni rapporti.
3 Minuti con Marco Rizzo