I tre assi nella manica per impedire un conflitto nucleare di cui si dovrebbe parlare in Occidente

L’Ucraina scelga di rimanere neutrale, quindi di non fare scelte che possono mettere in pericolo la sicurezza della Russia, di riconoscere la piana autonomia delle Repubbliche separatiste del Donbass, come già previsto dagli accordi di Minsk del 2015, e di riconoscere l’annessione della Crimea alla Russia.

Questi sono i punti che potrebbero portare ad una trattiva positiva con la Russia e sono anche i punti che Putin ha messo sul tavolo per arrivare alla fine del conflitto. Per quanto concerne l’annessione della Crimea alla Russia, quest’ultima non ha fatto una guerra per annettere la Crimea, dove non è stato sparato un colpo. Questo è accaduto perchè la Crimea fu regalata all’Ucraina in senso letterale, fu infatti un regalo del Presidente Nikita Chruscev.

Perché lo fece? Perché pensava che quel regalo potesse essere funzionale ad integrare in futuro i due popoli, le due nazioni. Regalare dunque una zona strategica della Russia all’Ucraina per fare in modo che i popoli e le nazioni potessero meglio integrarsi. Nel 2014, quando l’Ucraina decise invece di prendere le distanze dalla Russia e di avvicinarsi all’Occidente, ciò non è stato gradito a Putin poiché tale regalo finiva nella zona d’influenza dei nemici storici della Russia.

Per tale ragioni è stato un fatto referendum agli abitanti della Crimea che erano russi e si sono svegliati una mattina all’improvviso come ucraini con il regalo della terra dove abitavano. La questione della Crimea è consolidata così come quella delle Repubbliche separatiste. Resta soltanto in discussione la neutralità dell’Ucraina.

Io credo che questa neutralità sia qualcosa che si debba accantonare a fronte di una guerra che sta per diventare quasi mondiale, di un pericolo assoluto. Il mondo non ha mai corso un rischio come quello che stiamo correndo adesso. Qualcuno mi dirà che è capitato anche nella questione dei missili dell’URSS a Cuba, ma Cuba non voleva la guerra. Qui invece mi sembra di aver capito che l’aggredito non vuole che l’aggressore si fermi ma vuole coinvolgere tutto l’Occidente nella risposta all’aggressore. Vuole che l’Occidente in pratica diventi il kamikaze così da farsi saltare in aria per una causa che ritengono giusta. Mi rivolgo ai cittadini europei, siete disposti a morire per la Crimea e il Donbass?

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