Sono 15. Quindici risultati utili consecutivi non sono roba da poco e permettono alla Juventus di consolidare il quarto posto e di mettere il fiato sul Napoli distante un punto soltanto anche se la squadra di Spalletti giocherà domani contro l’Hellas a Verona. Dunque la Juventus passa anche a Genova, direi nonostante il prode Rabiot che oltre ad aver firmato l’ennesima partita mostruosa in senso negativo, si è distinto per un colpo da rififi, cioè con la mano galeotta nella propria area di rigore, il successivo penalty calciato da Candreva ha trovato la mano buona di Szczesny a deviare in angolo e a spegnere i facili entusiasmi liguri. La Samp stava sotto di gol due, per una autorete e un rigore, con Morata assoluto mattatore, ben aiutato da Kean mentre Vlahovic ha schiumato in panchina, per giocare gli ultimi venti minuti, quando c’è stato un accenno di baraonda del gruppo Giampaolo dopo un autogol che aveva ridotto lo svantaggio.
Roba piccola, perché la Juventus ha ribadito con Morata il dominio, offrendo buona immagine, circolazione veloce del pallone, Arthur reattivo (è una notizia), qualche sbavatura in difesa con Pellegrini che avvampa nelle gote su ogni giocata e poi si è indispettito per la sostituzione con il vecchio lupo brasilero Alex Sandro. Totale: tre punti in vista della partita contro il Villarreal che non è affatto facile dopo l’ambiguo 1 a 1 in Spagna. Forse torna Dybala. Sembra una favola. O una barzelletta.
Tony Damascelli
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