Juve, mani sul quarto posto, ma è davvero difficile giocare peggio dell’armata Brancallegrone

Quattordicesimo risultato utile, tre punti, quarto posto, spezzate le reni allo Spezia ma è davvero difficile giocar male, anzi peggio della Juventus di Allegri. Un secondo tempo di nulla, di confusione totale, di paura con la squadra di Motta a far girare il pallone e la testa dell’armata brancallegrone, errori mille e addirittura Vlahovic punito per ammonizione dopo un fallo stupido e inutile segno di frustrazione con finale comico quando il serbo a cinque minuti dal termine, è stato sostituito da Kean.

Forse Allegri voleva dimostrar che uno vale uno? Il problema di Agnelli e Arrivabene non riguarda il rinnovo eventuale di Dybala ma il contratto quadriennale del livornese che ha strillato secondo repertorio suo ma non lo hanno mai inteso e seguito i suoi dipendenti, anzi c’è stato proprio il segnale che ognuno badasse al proprio ed è stato patetico vedere gli errori di Rabiot (ma va?), quelli di Arthur (ari ma va?) e lo spoetizzante passaggio arretrato.

Ma la Juventus ha vinto e questo conta nello sport, non importa come ma quando, in un turno nel quale l’Atalanta le ha buscate da una grande Roma e consegna alla Juventus un quarto posto definito, anche in caso di vittoria bergamasca nel recupero. Ma che nessuno pensi che questa Juventus possa risalire oltre, a meno che….

Tony Damascelli