E’ o no una stagione fallimentare? Non lo chiediamo a Max Allegri di cui conosciamo la risposta (e la furia), ma lo chiediamo a uno che di Juve ne sa: quel direttore di Tuttosport che non inibisce i suoi pensieri come la sala stampa post Juve-Villarreal non appena il tecnico toscano ha pronunciato la parola “disonestà intellettuale” a margine della domanda che lo ha messo davanti al bilancio della stagione. D’altronde “siamo abituati a dire quello che pensiamo”, o la prima pagina non avrebbe recitato un titolo eloquente: “Zero Juve“.
Un’annata, quella bianconera, che è ancora ben lontana dai suoi sgoccioli, ma che ha visto la Juve completare un triplete che volentieri si sarebbe evitata: fuori agli ottavi contro le non temerarie formazioni di Lione, Porto e Villarreal. Tutte accomunate da quello che Xavier Jacobelli chiama un “peccato originale”: quello del gioco mai pervenuto, che si è fatto vedere a sprazzi con Sarri, raramente con Pirlo e per nulla con Max. Il quale però, ricordiamolo, ha il vantaggio del portare a casa risultati. Diceva bene il tecnico qualche anno fa: giocare bene e vincere sono due “robe” diverse. La Juve non ha né giocato bene né vinto.
E’ questa la svolta in negativo che in molti, incluso il direttore di Tuttosport, criticano ad Allegri, “una mancanza di gioco che si è manifestata nel momento decisivo di una stagione in cui, sì, hai collezionato risultati utili, ma sei a -7 dalla capolista“.
Numeri che parlano chiaro, per Jacobelli: “E’ un fallimento senza se e senza ma“.
Sentite la strigliata al Max in diretta a ‘Radio Radio Lo Sport’.