Indipendentemente da come alla fine sia andata questa semifinale d’andata, un’istantanea ci ha rubato l’occhio per un istante, più fuori che dentro in terreno di gioco, nel senso che in prospettiva abbiamo visto sia Inzaghi che Pioli costantemente al confine delle proprie aree tecniche dannarsi l’anima per chiedere, di azione in azione, lo svolgimento del “compito” personale ai propri giocatori.
Lo fanno quasi tutti i tecnici, certo; nel caso dell’allenatore interista e di quello rossonero possiamo però dire che questo aspetto sia parte integrante della loro didattica: Inzaghi e Pioli sono riusciti in tante occasioni ad armonizzare le qualità dei singoli, in alcuni casi molto elevate, che hanno a disposizione, ai loro rispettivi progetti di gioco.
Non è un caso che, di entrambi, si possa dire rendimento alla mano che hanno fatto crescere più di un giocatore, vedi Dumfries da una parte e Saelemaekers dall’altra, indipendentemente dalle prestazioni di stasera.
PROF. PAOLO MARCACCI