La Roma affronta il Vitesse a pochi giorni dal derby. Mourinho, nella conferenza stampa pre-partita, offre all’occhio esterno un atteggiamento in apparenza insofferente. Il mister si mostra, almeno in avvio di confronto con i giornalisti capitolini, poco aperto alla parola sfoderando risposte degne del miglior ermetismo di Umberto Saba.
“Non c’è Lazio o una partita domenica, l’importante è domani. Se vinciamo o pareggiamo siamo ai quarti. Se perdiamo siamo fuori. Se vinciamo o pareggiamo siamo ai quarti. Se perdiamo siamo fuori. È questa l’unica partita che mi interessa“. Lo Special One non risparmia frecciatine agli interlocutori: “Tutti i giocatori sono diversi, tutti conoscono la nostra rosa. Tutti sono critici feroci, siete anche capaci di essere critici con un giocatore che è questi da 8/9 anni e gioca titolare in Serie A. Siete voi gli uomini delle critiche“.
E sulla difficoltà nel segnare del reparto offensivo: “Sono giocatori che hanno sempre segnato tanto e adesso non segnano, o sono giocatori che non hanno mai segnato in carriera? Non stiamo parlando di Lewandowski che prima segnava e adesso non segna. È un problema di qualità e non di profitto“. Su Zaniolo invece il portoghese risponde stizzito: Perché Zaniolo? Si è riposato da due/tre giorni, sta bene. Rispetto a Udine cambio Oliveira e Mancini, tornano Kumbulla e Mkhitaryan“.