Non dimentichiamo mai che quando fu l’Unione Sovietica a piazzare i missili su Cuba in funzione antistatunitense, gli Stati Uniti si dichiararono pronti non ad invadere Cuba, ma addirittura ad un conflitto mondiale.
Putin aveva anche avvertito Macron nel loro ultimo incontro che l’entrata dell’Ucraina nella NATO sarebbe stata pericolosa per l’Europa stessa, e dava anche una spiegazione ben precisa: diceva – giustamente – che qualora l’Ucraina si fosse sentita forte di questa alleanza ed avesse in futuro provato a riprendersi la Crimea tutta l’Europa si sarebbe ritrovata in una guerra contro la Russia.
Qualora non fosse abbastanza chiaro o accessibile a tutti quello che Putin ha scritto in quel famoso documento del Dicembre 2021, le stesse cose le ha ribadite in un discorso alla nazione, quando ha comunicato che le sue richieste erano state completamente ignorate e che dunque non gli restava altra possibilità se non quella di agire.
Ecco cosa ha detto Putin nello specifico: “Ciò che ci preoccupa sono le minacce che vengono poste passo dopo passo, anno dopo anno, da politici irresponsabili in Occidente contro il nostro Paese. Mi riferisco all’espansione del blocco NATO a est, alla vicinanza delle sue infrastrutture militari ai confini della Russia, e noto che per trent’anni abbiamo cercato con perseveranza e pazienza di raggiungere un accordo con i principali paesi della NATO sui principi di una sicurezza uguale e indivisibile in Europa. Nonostante tutto abbiamo tentato di nuovo, nel Dicembre 2021, di raggiungere un accordo con gli Stati Uniti e con i suoi alleati sulla non espansione della NATO, ma tutto è stato invano: la posizione degli USA non è cambiata, non considerano necessario un accordo con la Russia su questa questione, che però per noi è vitale. Loro perseguono i loro obiettivi e non tengono conto dei nostri interessi.
Lo sviluppo militare dei territori adiacenti ai nostri confini, se lo permettiamo, rimarrà per sempre e costituirà una minaccia sempre più grande e totalmente inaccettabile per la Russia. Già ora mentre la NATO si espande verso est la situazione del nostro Paese peggiora e diventa ogni anno più pericolosa“.
“Inoltre“, continua Putin, “negli ultimi giorni la leadership della NATO ha parlato esplicitamente della necessità di accelerare e di forzare l’avanzata delle infrastrutture dell’alleanza verso i confini della Russia. In altre parole stanno stringendo la loro posizione: non possiamo più limitarci a guardare quello che succede, sarebbe completamente irresponsabile da parte nostra“.
Poi Putin nel suo discorso chiarisce un’altra cosa molto importante quando dice che “il problema non è l’organizzazione della NATO in sé, ma il fatto che essa è soltanto uno strumento della politica estera degli Stati Uniti“.
“Faccio notare – continua Putin – che sui nostri territori storici si sta creando un anti-Russia, una coalizione che viene messa sotto il pieno controllo esterno che viene intensamente colonizzato dalle forze armate dei paesi della NATO e riempito con le armi più moderne. Per gli Stati Uniti e i loro alleati questa sarebbe una politica di contenimento della Russia, un ovvio dividendo geopolitico, ma per il nostro paese è in definitiva una questione di vita o di morte, una questione del nostro futuro storico come nazione. Non è un’esagerazione, continua Putin, è così e basta. Questa è una minaccia non solo ai nostri interessi ma all’esistenza del nostro Stato“.
“Questa è la linea rossa di cui si è parlato ripetutamente, ora hanno deciso di attraversarla. Non ci lasciano altra scelta“.
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