Gli ucraini dovrebbero arrendersi per evitare la terza guerra mondiale ed essere sterminati. Ma questa può mai essere una filosofia all’inizio del terzo millennio, nel momento in cui le guerre dovrebbero essere bandite? Sembra difficile da credersi. Nessun paese rinuncerebbe a combattere per la propria libertà. Molto spesso gli abitanti di quei paesi lo hanno fatto fino in fondo, e lo abbiamo fatto addirittura noi italiani per quanto con alcune distinzioni.
Ma sarebbe possibile poi arrendersi tutti per lasciare che l’Ucraina divenga una delle province dell’impero russo? A proposito di questo totalitarismo di Putin, evidente sotto gli occhi di tutti. Bisognerebbe dire che, da quelle parti, le radici più profonde vengono da Boris Yeltsin che fu un governante autoritario della Russia appena dopo la caduta del Muro nel consegnare il paese al sistema occidentale e poi nel difenderlo con i fucili consegnò, in realtà, il paese al libero mercato. Questi furono i prodromi di ciò che poi è accaduto con gli oligarchi russi che, a cominciare da quegli anni, si arricchirono.
Quindi i gerarchi e gli oligarchi di Yeltsin sono gli stessi di oggi, grazie a lui hanno potuto prosperare e fare della Russia uno dei paesi più disuguali al mondo dove ci sono pochissimi che hanno moltissimo e moltissimo che non hanno niente. Le radici del totalitarismo di Putin dunque sono antiche. In qualche misura questa conseguenza possiamo pure imputarla all’occidente che ha pensato che, invece di cercare di insegnare qualcosa a proposito della democrazia, la cosa migliore da esportare fosse il libero mercato. Parliamo cioè della cosa più sconvolgente che forse funziona meno di tutte in termini di uguaglianza sociale.
Questo ovviamente non giustifica Putin e le sue aggressioni, ma anzi le rende semmai ancora più gravi. C’è un solo uomo che è passato indenne attraverso la caduta del Muro. Quest’uomo, ancora oggi, è il Premier del Cremlino Putin.
GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi
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