Rischio missili nucleari? Siamo sull’orlo dell’abisso: l’Europa ha ormai scelto la via della guerra

Siamo sull’orlo dell’abisso ma i più neanche se ne sono accorti. L’Europa, anziché cercare le vie della pace, ha scelto quelle della guerra, esponendo la sua popolazione al rischio dei missili nucleari. L’Europa ha tradito se stessa, rivelandosi non figlia di Kant e Spinelli, ma delle peggiori esperienze del 900′.

Se non altro ora è chiaro a tutti a cosa serve realmente la UE: non solo a garantire la subalternità delle classi dominati d’Europa ai ceti plutocrati della finanza ma anche a garantire la subalternità dell’Europa a Washington, a garantire che l’Europa invece di costituirsi in una posizione indipendente sia una colonia senz’anima di Washington.

La scelta europea di mandare armi in Ucraina è sbagliata per due ragioni. In primis, dacché fa continuare il massacro, anziché cercare le vie della diplomazia. Secondo, è un errore tragico giacché espone la popolazione europea alla guerra, dato che di fatto l’Europa è entrata in guerra contro la Russia. Questo e non altro vuol dire fare infrazioni e mandare armi all’Ucraina.

Intanto, intellettuali e giornalisti si attaccano ora ancora una volta all’ultimo vagone del carro della NATO, appoggiando con lirico servilismo l’imperialismo statunitense e dando contro ogni giorno alla Russia, per definizione colpevole da sempre di non essere serva di Washington. Il ceto intellettuale è parte dominata della classe dominante, diceva Bourdieu: perché il suo capitale culturale sia acquistato dai dominanti, deve sempre da capo confermarne l’ordine. Così si spiega anche l’appoggio squallido degli intellettuali all’imperialismo USA.

L’inimicizia verso la Russia da parte di Washington non è nuova, come si sa. Massima è divenuta da quando Putin ha iniziato a fare della Russia, dopo le penose esperienze di Gorbaciov e Eltsin, una potenza sovrana e resistente, non disposta a piegarsi al cospetto di Washington e del suo imperialismo. Quanto più il clero regolare giornalistico si accanisce fumettisticamente contro la Russia, tanto più cresce il dubbio nella popolazione che ormai ha capito la meccanica della manipolazione organizzata volta a giustificare i rapporti di forza realmente dati e dunque l’atlantismo della Nato, quella che si è espansa ad Oriente, determinando le ragioni di questa sporca guerra.

Che piaccia oppure no, la realtà è che il mondo è di nuovo diviso in due blocchi, è finito il sogno americano di sottomettere l’intero pianeta al proprio dominio imperialistico. Da sperare è che si trovi un equilibrio tra i due blocchi com’era prima del 1989 e che questa tensione Occidente-Oriente non sfoci in un conflitto mondiale dalla portata distruttiva.

RadioAttività, lampi del pensiero con Diego Fusaro