Quando c’è una guerra la prima a morire sul campo è l’informazione. Ne stiamo avendo una tragica prova in questi giorni se consideriamo il fatto che raramente abbiamo avuto un’informazione così prossima alla propaganda, a tal punto da diventare in moltissimi casi una semplice gran cassa dell’ordine atlantista.
Molta parte dell’informazione oggi non è che un megafono degli interessi di Washington. Proviamo a fare chiarezza. In primis l’Unione europea ha già dichiarato guerra alla Russia e lo ha fatto dacché ha inviato in Ucraina sistemi d’arma non solo difensivi ma anche offensivi. Inviare armi difensive ad un paese in guerra non è un atto di guerra contro il suo nemico, lo è però l’invio di armi offensive sicché l’Unione europea è già di fatto in guerra con la Russia.
Secondo, gli Stati Uniti d’America stanno conducendo una strategia bellica indiretta con lo scopo di provocare un regime change in Russia, ossia rovesciare Putin e riatlantizzare la Russia, riprendendo la tendenza di una Russia genuflessa rispetto agli Stati Uniti, l’opposto di cià che è accaduto co Putin. Per condurre questa strategia gli USA stanno impiegando l’Unione europea come longa manus. Ciò spiega il fatto che l’UE è in già in guerra.
Terzo punto da non sottovalutare è che questa guerra affonda le sue radici nell’espansione scellerata della Nato verso Oriente nell’epoca post 1989, poi più recentemente in ciò che accadde nel 2014 allorché gli Stati Uniti dirigono un golpe in Ucraina e vi insediano un governo fantoccio gradito a Washington, atlantista e filo-europeista, che trova una sua continuità nel nuovo governo, quello del guitto Zelensky che oggi passa per eroe ma sta mandando il proprio popolo al massacro. Questo governo inserisce in costituzione la volontà di entrare nella Nato. Nel 2021 gli Stati Uniti d’America e l’Europa armano le forze armate ucraine.
Non si dimentichi, quarto punto, che vi fu una conferenza della Nato a Bucarest nel 2008 nel quale si proclamò che Georgia e Ucraina sarebbero entrate nella Nato senza chiarire la data dell’ingresso. Questo aspetto è di capitale importanza dacchè lì inizia a prendere forma il mondo di cui siamo abitatori, un mondo che sempre più vede l’avvicinamento della Nato a Mosca, accerchiando di fatto la Russia e portando a compimento quella tendenza avviata all’implosione dell’URSS.
RadioAttività, lampi del pensiero con Diego Fusaro