Caos Superlega, Agnelli lancia la sfida: è tutti contro tutti ▷ Jacobelli: “I tifosi contano solo quando devono essere spennati?”

Fuochi d’artificio tra i poteri forti del calcio. Uefa da una parte, club big d’Europa dall’altra. In realtà il progetto Superlega, ad oggi, è ancora perseguito da tre squadre. Nello specifico parliamo di Real Madrid, Barcellona e Juventus.

Evidentemente Florentino Perez, Joan Laporta e Andrea Agnelli non vogliono arrendersi all’eventualità di poter creare ad hoc una competizione strutturata a totale piacimento dei primi promotori. La bufera scatenata solo qualche mese fa, con annessa rivolta delle tifoserie soprattutto in Premier League, destò un grande scalpore e focosi dibattiti tra le parti in causa.

La location del Social Football Summit ha riaperto una ferita ancora apertissima. Ceferin e Tebas, rispettivamente capo Uefa e Presidente Liga spagnola, hanno etichettato i fautori della Superlega come soggetti poco raccomandabili. D’altro canto i numeri uno delle corazzate internazionali hanno nutrito lo scontro rilanciando, convinti dell’azione posta in essere, il sogno della coppa per pochi intimi.

Il nuovo disegno dovrebbe instaurare un meccanismo basato su due serie composte da circa 20 compagini. Non si esclude la possibilità di inserire la giostra delle promozioni e delle retrocessioni all’interno della suddetta kermesse. Insomma, ne vedremo ancora delle belle.

Il tema Superlega è stato affrontato durante Radio Radio Mattino Sport & News

Xavier Jacobelli

Sono curioso di capire se esistano davvero le altre 11 società di cui ha parlato Agnelli. Ma è mai possibile che la prima volta è stata proposta la Superlega come esclusiva per i club ‘ricconi’, o presunti tali, durante la pandemia e adesso l’idea viene riportata alla luce nel pieno di una guerra in corso con risvolti anche sullo sport? Le squadre che vogliono organizzare un torneo per conto loro allora non possono rimanere all’interno di un organismo internazionale come la Uefa. In tal modo si deprimono i tornei nazionali e si svaluta il patrimonio di giocatori nazionali degli altri club non invitati. Se ci sono delle regole queste vanno rispettate.

Stefano Agresti

Il calcio si basa sulla passione della gente. Il calcio è Fiorentina-Juventus. Il calcio non può essere otto volte o quattro volte all’anno Juventus-Arsenal o Juventus-Chelsea. Non credo sia un progetto appetibile a livello internazionale. Poi il calcio è anche meritocrazia. Come spiegate a un tifoso del Napoli potenzialmente primo in classifica da solo che non parteciperà alla Superlega, dove invece troviamo la Juventus staccata di 8 punti dagli azzurri?

Furio Focolari

Condivido pienamente l’articolo scritto da Xavier Jacobelli sulle pagine di Tuttosport. Vorrei aggiungere solo una cosa. Ma ai tifosi inglesi che hanno manifestato davanti agli stadi cosa raccontiamo? Loro vogliono fare la Superlega? Hanno diritto di farlo ma devono uscire dalla Uefa. Questi club devono lasciare in pace tutti gli altri. Non possono giocare su due fronti contemporaneamente.

Roberto Pruzzo

Io sono affezionato ancora alla vecchia Coppa dei Campioni, figuriamoci se mi lascio affascinare dalla Superlega. Credo però che i soldi faranno la differenza. Questo progetto secondo me, nel giro di due o tre anni, verrà inevitabilmente alla luce.