Appare ormai evidente sotto ogni profilo che il conflitto si stia sempre più allargando e di fatto stia diventando a tutti gli effetti un conflitto di portata mondiale, una guerra mondiale. La intendiamo come parte integrante della quarta guerra mondiale, conflitto successivo alla terza, la guerra fredda, ed è la guerra che gli Stati Uniti d’America hanno dichiarato ad ogni governo che non si pieghi al dominio americanocentrico. La Russia, stato non allineato per eccellenza, è entrata in conflitto con la civiltà del dollaro.
Non si tratta di un conflitto limitato alla Russia e all’Ucraina, come subito parve lampante. È invece un conflitto tra il blocco orientale russo-cinese da una parte e il blocco euro-atlantista sotto le insegne della Nato dall’altra. Quasi come se la storia avesse all’improvviso ripreso a scorrere da dove sembrava essersi interrotta: dal conflitto dei tempi della Guerra Fredda che ora torna a surriscaldarsi.
Una cosa è certa: il blocco euro-atlantista continua a portare avanti le proprie istanze imperialistiche di accerchiare la Russia e di sottometterla all’americano-sfera, di fatto rendendola una dependance di Washington fra le tante. La Russia non intende piegarsi anzi sembra intenzionata a rivendicare la propria sovranità e indipendenza, essa vuole opporsi all’imperialismo del blocco occidentale capitalistico.
La Nato non vuole arrestarsi per parte sua. Mira a prendersi l’Ucraina trasformandola in una grande base Nato ai confini con la Russia. L’Unione europea, rivelando una volta di più la propria patetica subalternità alla civiltà del dollaro di cui è colonia soffia sul fuoco, reclamando l’ingresso dell’Ucraina stessa nella UE.
Intanto la Russia ha detto che chi fornisce armi all’Ucraina non sarà risparmiato in casi di attacchi del fronte russo. L’Italia stessa è a rischio e ciò a causa di una banda di irresponsabili guitti che si autodefinisce il governo dei migliori e che appaiono invece i migliori guerrafondai o sfascia carrozze disponibili sul mercato.
Il governo dell’euroinomane di Bruxelles Mario Draghi, ex Goldman Sachs ed ex governatore della BCE ci sta trascinando nell’abisso, nella lunga notte che non ha mattino. Vengono allora alla memoria i giorni foschi in cui Mussolini trascinò la nostra patria nel folle abisso della guerra. Oggi stiamo finendo nell’abisso della guerra per seguire Washington e i suoi folli progetti di dominio imperialistico. Occorrerebbe una contestazione di massa di questa guerra e del governo che in essa ci ha trascinati. Per ora invece tutto tace, gli italiani subiscono in silenzio anziché contestare, eppure gli italiani in massima parte sono contrari, perché accettano tutto ciò in silenzio?
RadioAttività, lampi del pensiero con Diego Fusaro