“Ucraina utilizzata come carne da macello: così spingono il massacro per indebolire la Russia” ▷ Michetti

L’interventismo italiano divide il Paese. Sebbene vi sia il sentore di un’opinione pubblica distante con la mente dall’Ucraina e dall’invio di armi al Paese invaso, percezione confermata anche dai rivelamenti demoscopici, il potere fa orecchie da mercante. Le frizioni maturate nei giorni scorsi tra gli esponenti politici pro e contro alla sovvenzione di materiale bellico si sono comunque concretizzate in un approvazione del decreto Ucraina in Senato. Un via libera dall’aula di Palazzo Madama (214 voti favorevoli, 35 voti contrari e nessun astenuto) che prevede la cessione di mezzi ed equipaggiamenti militari all’Ucraina a titolo gratuito. Il provvedimento si spinge anche oltre prevedendo la partecipazione dell’esercito tricolore alle iniziative della Nato nell’ambito della Vtjf – Very High Readiness Joint Task Force.

La pulsione belligerante è argomento di discussione, contestata da chi ritiene che con le armi non si fa la pace. Tiene banco la posizione del Governo italiano, allineato senza remore con gli Stati Uniti che sembrano essere entrati in versione Iraq. Anche l’epilogo sarà lo stesso? I presupposti ci sono tutti, anche guardando cosa sta accadendo in alcune città ucraine come Mariupol. Continuare ad armare Kiev non può essere la soluzione per il professor Enrico Michetti, autore di una vera e propria arringa in diretta ad Accarezzami l’Anima. Ecco l’intervento ai microfoni del direttore Ilario Di Giovambattista e di Mimmo Politanò.

“Io credo che in Ucraina ci sia in atto un massacro. Dal primo carro armato entrato lì si doveva alzare bandiera bianca. Lì si doveva fare il negoziato con gli organismi internazionali. Perché quando c’è una linea di confine, come quella della guerra fredda, la Nato non si spostava al di là. Come non si spostava il Patto di Varsavia. La linea di confine della Nato termina con gli ex Paesi del Patto di Varsavia. Termina in Polonia, in Bulgaria, in Ungheria. Si è spostata verso est ma termina là. Allora sapendo che la Nato non può intervenire, subdolamente stanno utilizzando l’Ucraina come carne da macello per indebolire la Russia. Vedete devastata la città di Mariupol: è la fine che farà questo conflitto se continuiamo a dargli le armi.

Dando le armi all’Ucraina noi continuiamo questo massacro ignobile, perché è tutto retto da una menzogna. Con la violenza non si va da nessuna parte. Ecco perché noi dovevamo invocare un tavolo di pace subito, al primo carro armato russo. Invece gli si stanno dando le armi per massacrarli. È come se tu vai a Scampia e visto che non c’è la presenza dello Stato, la camorra usa i Kalashnikov, tu dai un mitra a ogni cittadino che abita a Scampia. Il giorno dopo si spareranno l’uno con l’altro”.