Cremonese in Serie A: la provincia calcistica al potere. La squadra grigiorossa festeggia il ritorno nella massima serie al culmine di un digiuno durato 26 anni. Era dalla stagione 1995-1996 infatti che il sodalizio lombardo non calcava campi tanto prestigiosi.
Decisiva è stata la vittoria nell’ultimo turno del campionato cadetto contro il Como in trasferta. Protagonista assoluto l’attaccante Di Carmine che ha siglato una doppietta. Allo scadere il Como ha soltanto accorciato le distanze con un rigore trasformato da Bellemo. Queste le parole a caldo di mister Fabio Pecchia ai microfoni di Sky Sport: “E’ una soddisfazione grandissima. Un gruppo di ragazzi giovani in un campionato difficilissimo: per chi era fuori era avvincente, per chi era dentro era dover stare attaccati al carro. Abbiamo fatto qualcosa di storico perché qualcuno parla di miracolo. Contento per la proprietà e ringrazio Braida, perché lo scorso anno ero a casa con la mia famiglia e ha avuto fiducia in me. Dopo 18 mesi è un premio giusto per tutti“.
Un capolavoro tecnico e soprattutto gestionale. La Cremonese ha toccato la meta della promozione con una rosa composta prevalentemente da giovani italiani accompagnati nel processo di maturazione da pedine più esperte in grado di assicurare equilibrio anche nei momenti di difficoltà. Carnesecchi, Okoli, Fagioli, Gaetano e Zanimacchia sono solo alcuni dei nomi più gettonati. Talenti in rampa di lancio già corteggiati da mezza Italia. Al tempo stesso però ecco fondamentali chiocce come Daniel Ciofani, Bianchetti, Castagnetti, Valzania e il già citato Di Carmine. Una creatura bella e vincente plasmata dal Presidente Giovanni Arvedi.
Mondonico, Vialli e Ugo Tognazzi. La storia grigiorossa riscrive oggi una pagina tutta nuova senza dimenticare il glorioso passato.
Alessandro Iacobelli