Quest’oggi volevo parlare dell’ipocrisia. Dell’ipocrisia nel formare il senso comune, l’opinione pubblica del nostro Paese, l’opinione pubblica anche a livello internazionale. Pensate al tema dell’ambiente, della cosiddetta riconversione ecologica, del green. Per trent’anni, dico anche giustamente, è stata posta attenzione ai temi ambientali. Le colpe sono svariate, però spesso si è spinto sui comportamenti individuali quasi fossero i veri colpevoli. Mentre per esempio nessuno ci ha raccontato che l’inquinamento nel mondo è prodotto al 70% dalle prime cento multinazionali. È stata creata addirittura la figura mitica di Greta Thunberg, che adesso però viene messa da parte. È arrivata la guerra, la guerra tra gli Stati Uniti e la Russia, tra la Nato e la Russia, con la povera Ucraina messa in mezzo, ebbene adesso l’energia può essere prodotta tranquillamente da fonti fossili, da fonti inquinanti, coi rigassificatori e con le cose più terribili che negli ultimi trent’anni ci hanno raccontato che dovevano essere scartate. In un attimo.
Come in un attimo avrete notato anche la cosiddetta stabilità dei mercati, il debito, tutte le vicende di ogni Stato. Vi ricordate quando ci hanno raccontato che ogni italiano era caricato di un debito enorme. È arrivato il Covid, è arrivata la gestione della pandemia e quel famoso 3% che era un limite invalicabile – ricordate le discussioni con il Governo Monti, è stato cancellato. Gli Stati europei hanno fatto assolutamente debito, hanno superato il rapporto del 3%, si è arrivati al 7%, all’8%, al 10%. E nessuno ne parla più. Quindi non era un tabù, era possibile. però ci avevano detto che c’era una sorta di scienza infusa che lo impediva.
Dico questo per dirvi che ci hanno raccontato un sacco di frottole, un sacco di balle. Quale può essere la nostra legittima difesa? Come possiamo difenderci rispetto a questo? In un semplice modo, perché chiaramente non abbiamo gli strumenti economico finanziari per comprare i giornali, per fare gli editori, per influenzare le televisioni. Neanche si può dire di spegnere le Tv, di non leggere i giornali. Bisogna informarsi. Però si può fare una cosa molto semplice: quello che dicono la Stampa, la Repubblica, il Messaggero, il Corriere della Sera, le trasmissioni di Vespa, di Fazio, di Formigli hanno una linea editoriale, dicono delle cose. Bene, le cose che dicono sono false. Voi pensate esattamente il contrario. Quelli che per loro sono i buoni, sono certamente i cattivi. Quelli che sono i cattivi, potrebbero anche essere buoni. Credo che questa sia un’ottima legittima difesa per il popolo.
3 Minuti con Marco Rizzo
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