Nello stesso periodo storico in cui si assiste al crollo del tasso di risparmio italiano, si assiste anche al crollo delle nascite. Quest’ultimo nel nostro paese è compensato da arrivo di persone che arrivano da altri paesi, è indice del fatto che il paese non sta bene perché non accetto che le donne non facciano più figli per ragioni ideologiche o perché vogliono la libertà. Il fatto è che semplicemente le famiglie fanno fatica a mantenerli, rispetto a 30 o 45 anni anni fa. La spiegazione è molto più semplice di quella che si può immaginare.
Esiste un’alternativa a tutto questo? Sì, si chiama economia umanistica. Ne parlo da anni su questa radio e sabato farò un evento a Verona in un teatro, nel quale, attraverso un’orchestra passerò dalle 15:00 alle 19:00 il tempo insieme alle mille persone iscritte in streaming da tutta Italia e alcune a teatro.
Cercherò di rappresentare il fatto che bisogna capire che i grandi postulati dell’economia capitalistica ossia il concetto di scambio, perché voi vendete in realtà ore di lavoro a qualcuno in cambio di una libertà, che è quella di comprare dei beni e dei servizi. Questo scambio è uno scambio dell’unico bene che possedete: la vostra vita. Poi cercate una direzione, esattamente come i paesi pensano di esportare e importare. Pensano di avere una direzione precisa, la terza grande illusione dell’economia capitalistica, che discende dalla visione stessa del mondo che abbiamo è il concetto del tempo. Di un asse lineare in cui fare le cose e mettere l’economia.
A quelli che assisteranno a questo spettacolo cercherò di scardinare questi tre principi dell’economia capitalistica. Dimostrando, attraverso un racconto che passerà per migliaia di anni di storia, la storia della moneta, dei templari, delle banche, di Carlo Magno. Ma anche quella degli antichi greci e di quella lira che ha dominato il mondo per mille anni. Tramite queste storie io cercherò di arrivare a una visione della realtà che è molto diversa da quella che appare.
Malvezzi Quotidiani – Pillole di economia umanistica con Valerio Malvezzi