Rui Patricio 6 +
Mette il guanto decisivo su De Silvestri ed è tempista in qualche uscita provvidenziale.
Mancini 6,5
Serata da leader, per gli interventi, la reattività e anche per i rimproveri distribuiti presso i compagni.
Ibanez 5,5
Un po’ di pasticci, qualche intervento improvvido e una scivolata a vuoto che poteva costare carissima.
Kumbulla 6
Un po’ disattento nel finale, per la stanchezza. Partita però attenta, con un’occasione di testa sotto porta che ha fatto esibire il miglior Skorupsky.
Maitland Niles 6 –
Inizia con alta soglia agonistica, per poi perdersi.
Cristante 6
Campione mondiale di tiraggio della carretta, soprattutto quando la trazione offensiva nel secondo tempo lo sovraespone.
Veretout 6 –
Un poco più in partita nel finale, dopo un primo tempo sofferto. La densità e il vigore atletico del Bologna lo hanno opacizzato.
El Shaarawy 5,5
Poco in partita, anche perché il canovaccio dell’azione si snoda spesso sull’altro lato.
Carles Perez 6
Finché c’è stato, è risultato il più vivace degli outsiders della formazione di stasera.
Afena Gyan 6 –
Molto fine a se stesso, forse anche simulatore in un’occasione.
Zaniolo 5,5
Si avvita su se stesso, per così dire; si fa imbrigliare e non si districa più; prima, spreca le occasioni per affondare.
Karsdorp 5,5
Volenteroso all’inizio, sembra non trovare la progressione significativa.
Zalewski 6
Limitato dalla densità felsinea, pur con meno campo a disposizione prova a far valere i suoi fondamentali.
Pellegrini 6
Sua la conclusione più pericolosa della Roma nel finale, oltre che apprezzabile dal punto di vista estetico. Tenta di razionalizzare lo sviluppo del fraseggio dalla trequarti in su.
Abraham 5,5
Strozza troppo un diagonale, sgomita in area, prende colpi ma risente anche lui dell’intasamento offensivo finale.
Shomurodov 5
Entra con la timidezza di quasi sempre.
Mourinho 6
La Roma andava un poco variata, ragionevolmente in vista di giovedì. Doveva gestire testa e tossine. La scelta che ha fatto è tutto sommato saggia, pur se al Bologna del Leicester non importava nulla; alla Roma della classifica molto.
Paolo Marcacci
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