Una portavoce del Cremlino intervistata è sempre la giusta occasione per mettere in atto due scenari, che ormai conosciamo fin troppo bene: quello più “liberale”, cioè intervistare con fare inquisitorio (poco per ascoltare, prettamente per attaccare); o darci giù nei quotidiani il giorno dopo, insinuando che è antidemocratico intervistare gli antidemocratici.
Epperò quando gli “antidemocratici” ti mettono davanti le tue incongruenze, soprattutto quelle poco democratiche, succede che vai in bambola: un po’ come accaduto a Massimo Giletti nel corso della scorsa puntata di ‘Non è L’Arena” con la portavoce del ministro russo Lavrov. Un lungo confronto a mo’ di match di tennis in cui Maria Zakharova ha risposto alle domande in modo prevedibile e senza troppe difficoltà.
La partita, secondo Massimo Mazzucco, è stata un massacro. Un 6-0; 6-0 per Zakharova insomma.
I motivi li ha spiegati a Fabio Duranti e Francesco Vergovich a ‘Un Giorno Speciale’, uno su tutti il fatto che dalle risposte della portavoce, didascaliche e non troppo prolisse, i “dritti” di Giletti non hanno sortito l’effetto dell'”intervista-scontro”.
“Giletti poteva dare a me le domande e io avrei saputo scrivere ogni risposta di Zakharova“, dice in diretta Mazzucco, che sull’episodio è tornato anche sui suoi profili social:
“Ad ogni servizio tagliato del dilettante Giletti, il master Djokovic rispondeva con un dritto vincente.
A quel punto Giletti ha cambiato strategia. Ha fatto un passo indietro, e ha tentato la carta dell’emozione: “Va bene, ok, tutti abbiamo fatto errori nel passato – ha ammesso – però adesso mettiamoci una pietra sopra, trattiamo e poniamo fine a questa guerra, perché la gente sta morendo”.
E qui è arrivata la valanga di sberle sulla testa del nostro importuno scolaretto: “Così parlano i bambini – ha detto la Zakharova – Nel mondo degli adulti, la prima cosa che bisogna fare per capire le cose è guardare alla storia. Dove eravate voi italiani, quando otto anni fa gli americani hanno messo in atto un colpo di stato a Kiev, installando al potere il governo fascista di Poroshenko? Dove eravate, quando per otto anni il governo di Kiev ha bombardato incessantemente i suoi concittadini del Donbass?”
“Ma soprattutto – ha ricordato la Zakharova – lei viene adesso a parlarmi di trattare e di metterci d’accordo. Ma sono otto anni che Putin chiede all’Occidente di mettersi d’accordo sulla questione della Nato e degli equilibri internazionali. Ma voi in Occidente avete fatto tutti finta di niente, e adesso cercate di dare la colpa a noi per quello che succede?”
“Infine – è stata la sberla finale della Zakharova – voi occidentali dovete smetterla una volta tutte con questa vostra aria di superiorità intellettuale, come se foste voi quelli che hanno il diritto di impartire lezioni morali a tutti gli altri.”
Gioco, partita, incontro: così l’ha vista Massimo Mazzucco.