Il format (fase numero uno): finanziare una rivolta.
Le organizzazioni sono sempre le stesse: c’è la National Endowment for Democracy (una sorta di braccio palese della CIA, un braccio per le operazioni palesi); esiste la International Renaissance Foundation di George Soros. Esistono tante organizzazioni americane e io nel libro ricostruisco tutti i finanziamenti, ovviamente dichiarati, quindi nessuna teoria del complotto.
Quindi loro finanziano la rivolta in Georgia; mettono un presidente filo-statunitense (addirittura Saakashvili lo chiamavano “l’americano”); chiedono a questo presidente di fare richiesta di adesione alla Nato (perché questo manda in tilt Putin); la Nato accetta quella richiesta che ovviamente però rimanda (perché la Nato a sempre avuto interessi a far credere, per provocare Putin, di fare entrare quei paesi nell’organizzazione) perché non c’era, nella maniera più assoluta, l’intenzione di farlo tant’è vero che la prima dichiarazione risale al 2007, siamo nel 2022, in quindici anni non li hanno fatti entrare.
Perché? se ti serve per provocare Putin basta che lo dici; se li fai entrare dopo li devi aiutare quando Putin entra in Ucraina o in Georgia (cosa, che in quest’ultimo caso, non hanno mai voluto fare nel 2008 e non vogliono fare in Ucraina nel 2022). Il format è sempre uguale. Però, che fanno per provocare? dicono al presidente filo-americano, ora vai a bombardare le zone russofone della Georgia. Il presidente filo-americano lo fa (convinto di aver le spalle coperte), gli americani non lo aiutano, Putin entra in quella zona e in Georgia è servito per far allontanare la Russia da tutte le organizzazioni internazionali e per porre fine agli accordi che la Russia aveva firmato con la Nato che gli americani non potevano, nella maniera più assoluta, mantenere come impegni.
Pensate che quando nel 2002 a Pratica di Mare fanno stringere la mano tra Bush e Putin e firmano quell’accordo storico – praticamente una sorta di entrata della Russia nella Nato, perché è veramente un’accordo storico – soltanto sei mesi prima gli apparati americani al Project for the New American Century (una grossa organizzazione dei neocon americani) avevano firmato l’accordo Rebuilding America’s Defenses (RAD) dove dicevano esattamente il contrario di quello che faranno firmare a Putin nel 2002. Nel RAD la Russia viene vista come il nemico numero uno, il nemico da fermare a qualsiasi costo, addirittura (pubblico la foto nel libro) dicono: “dobbiamo essere disposti a pensare alle armi biologiche come uno strumento utile, se può servirci per fermare l’avanzata di una potenza nascente”, questo dicono.
Nel 2001 si schierano contro la Russia come nemico numero uno e nel 2002 fingono di firmare l’accordo di pacificazione con gli Stati Uniti e la Nato. Come fanno per far saltare tutti questi accordi che avevano firmato? Avevano bisogno di un gesto eclatante da parte di Putin e quindi quel gesto lo inducono: gli mettono il presidente filo-americano, gli fanno rifare la richiesta di adesione alla Nato (attenzione alla parola “fingono”, perché hanno sempre finto) dopodiché gli fanno bombardare le zone russofone e Putin interviene.
Quando gli americani hanno capito quello che accadeva – dopo questi quattro passaggi – hanno preso questo format e lo hanno messo nel cassetto, hanno detto “lo useremo al momento opportuno“. Quindi nel 2014 cominciano questa operazione.
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