Ora hanno un problema sicurezza (dopo mesi a controllare i Green Pass)

Signora mia, è tornato il tema della sicurezza!
Ma hai visto? A Torino c’è chi si insegue col machete! Per non dire sul Garda, con quelle orde di ragazzi che molestano le ragazze, che fanno gli arroganti sulle carrozze… signora mia, c’è un problema di sicurezza!
E infatti, si figuri, è tornato a parlare persino Salvini: “Più sicurezza!”, dice, “basta con questi extracomunitari!”.
Signora mia, e dove sarebbe la polizia?

Vabbè, ragazzi, basta con queste prese per i fondelli. La polizia controllava i green pass, no?
Non li avete visti in tutti questi mesi?
Erano a controllare la tessera verde, no? “Signore, favorisca il green pass – non i documenti – vediamo se è in regola con la nuova libertà“.
Capito, caro Salvini? Del resto il tuo ministro si chiama Lamorgese, quella che insieme al tuo ministro Garavaglia (della Lega) sta già pensando a un nuovo Decreto Flussi, che vuol dire nuovi extracomunitari che arrivano, caro Salvini. Ti riesce male la parte del vecchio Salvini, perché adesso sei al governo con Draghi, e il problema della sicurezza avresti dovuto risolverlo prima. Come? Per esempio dicendo che le forze dell’ordine servono proprio per garantire la sicurezza, per evitare che i balordi facciano i balordi e che si sentano i padroni delle città.

“Caro Salvini…”

Non è una novità che i delinquenti facciano i delinquenti, è una novità che le forze dell’ordine non possano fare le forze dell’ordine perché sono costretti a “monitorare la situazione del green pass”.
Marcia no-green pass? “Favorisca i documenti, la segnaliamo”.
Aperitivo no-green pass? “Segnaliamo”.
È andata così per mesi e mesi, e adesso di che c*zzo vi sorprendete? Caro Salvini, piantala con queste commedie che non ti riescono più.
È un mondo alla rovescia quello in cui i medici vengono sottoposti a processi perché fanno i medici, perché curano le persone, perché si preoccupano di curare le persone. Incredibile quello che sta succedendo, ad esempio, al dottor Barbaro: fa il medico, non segue il protocollo di Speranza, ed è costretto a subire un processo in cui magari verrà sospeso.

Non solo, adesso ti vengono a dire che il personale sanitario deve essere continuamente messo alla porta perché non si è “sottoposto alla vaccinazione”: personale sano – di cui la sanità pubblica avrebbe bisogno visti i tempi di attesa – che non può esercitare la professione.
È un mondo alla rovescia. È il mondo in cui le forze dell’ordine devono guardare i green pass, dove i medici non devono curare le persone, ma salvaguardare il santo principio del ministro Speranza, all’epoca ex assessore all’Urbanistica al comune di Potenza (e capite bene quindi quanto capisca di Sanità).

Italiani “freddi” sulla guerra

Ed ecco poi che oggi il Corriere della Sera ci ragguaglia sulle posizioni degli italiani in merito alla guerra. Le posizioni filogovernative “si starebbero raffreddando”, e te credo, perché mentre gli italiani avrebbero a che fare con i problemi di sempre come il caro spesa, il caro bollette, il caro vita, il Governo continua a sfornare decreti per comprare armi.
Va in scena quindi tutto uno strano teatrino con Conte (all’epoca premier col ministro Lamorgese, con Speranza, con Di Maio e compagnia cantante): “Nuovo decreto? Draghi deve venire, altrimenti vedrete cosa faremo in Aula!“.
Non faranno un bel niente, perché fuori dal Governo non sono un bel niente, non hanno più le palle per uscire fuori e difendere le posizioni degli italiani, i quali si difendono benissimo da sé. Infatti si sono raffreddati rispetto all’entusiasmo strombazzato dai media.
Perfino lo stesso Zelensky comincia a essere un po’ meno simpatico, perché quando continui a fare dei discorsi che, a seguirli, ti ritrovi nella Terza Guerra Mondiale, gli italiani stanno un po’ più accorti.

Questo succede nel Paese reale. Loro non lo vedono, perché sono troppo pieni di sé e troppo impegnati a salvaguardare il loro racconto, quello che col Paese reale non coincide più.

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