‘Vaccini’. O più propriamente, ‘sostanze’. Ormai i rischi associati a questi farmaci contro il Covid-19 sono noti, tanto da far vacillare anche i più puri e duri al ritmo di “devo riconsiderare alcune convinzioni”. Il problema, però, è più complesso di quanto già non appaia e investe due piani diversi: quello della salute, in primis, e quello giuridico, non meno rilevante. L’avvocatessa altoatesina Renate Holzeisen lo sa bene, e non placa la sua battaglia: “Nel 2007, quando è stato emanato il regolamento europeo sulle cosiddette ‘terapie avanzate’, i vaccini contro le malattie infettive sono stati esclusi dalla definizione di ‘medicinali di terapia genica’, a prescindere dall’effettiva funzione che queste sostanze hanno. Sappiamo che i sieri contro il Covid-19 funzionano come medicinali di terapia genica. Qual è il punto però? Che nello stesso regolamento è previsto che anche nel caso dei medicinali e delle sostanze che non rientrano nella definizione (secondo me dolosamente restrittiva) ma che hanno una funzione tale da essere paragonabili ai medicinali di terapia genica, dev’essere coinvolto un comitato specifico: quello per le terapie avanzate”.
A questo punto, la domanda sorge spontanea: è stato coinvolto questo comitato? E se sì, qual è stato il suo parere? “Noi adesso lo chiederemo all’Ema”, prosegue l’esperta. Anche perché le conseguenze della vicenda potrebbero essere disastrose. Su questo punto, Holzeisen ricorda che “l’università di Malmö, in Svezia, ha già dimostrato che, anche con queste sostanze, ci sono gravi rischi di una modifica del genoma umano. Sapendo che non è stato fatto alcuno studio di genotossicità, noi vediamo una gravissima violazione della normativa comunitaria. Vogliamo i nomi dei membri di questo comitato, sapere la loro opinione perché intendiamo invocare la loro responsabilità personale e quella dell’Ema. Siamo di fronte a un crimine contro l’umanità inaudito, soprattutto in Italia. Dobbiamo fermarlo adesso perché altrimenti avremo un autunno e un inverno invivibili“. Infine, la stoccata a chi ha reso possibile questo scempio: “Ci troviamo nelle mani di un governo che è diretto da un personaggio che sappiamo essere l’esecutore di tutto ciò che proviene da questi mostri. La situazione è analoga a quella perpetrata dal regime nazista e anche se tanti non lo vogliono capire, lo capiranno presto”.
E dove il senso di responsabilità e quello civico latitano, a proliferare, si sa, è il dio denaro. Mariano Bizzarri, Professore di patologia clinica al dipartimento di Medicina sperimentale dell’Università Sapienza di Roma, spiega che “Moderna nel 2019 stava per fallire perché dal 2000 al 2019 ha provato a fare queste terapie geniche con mRna che si sono dimostrate fallimentari. Poi è arrivata l’opportunità di bypassare i controlli proprio con i vaccini a mRna, quindi la possibilità di fare guadagni, che nel caso di quest’azienda sono stata superiori al 400%. Un’azienda che, tanto per essere chiari, è nelle mani di Bill Gates. La loro speranza è quella di affermare questo nuovo paradigma senza prove scientifiche. È ovvio che il problema non è più la scienza, che ormai è stata violata a ogni livello: il problema è politico. E la domanda allora è: la politica sanitaria di un Paese nel 2022 dev’essere dettata da un’azienda farmaceutica o dal libero gioco della democrazia?”.