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Vent’anni di Euro: i giornali narrano l’opposto ma il risultato è che l’Italia è il fanalino di coda

Nel periodo in cui gli altri paesi crescevano in una percentuale che variava dal 30% al 60%, il nostro paese è cresciuto del 4,9% in circa un quarto di secolo. Siamo il fanalino di coda.

Se poi guardiamo non ad una serie storica di lunghissimo termine (un quarto di secolo) ma una serie storica di lungo termine (15 anni) scopriamo che la variazione del PIL reale dal 2004 al 2020 per l’Italia è negativa, circa -9%. La Spagna è cresciuta, nello stesso periodo, del +7%; la Francia del +9%; il Belgio del +17%; la Germania del +18%; il Regno Unito del +24%. Questi sono dati elaborati da MasterBANK Resarch su dati Eurostat.

Quindi il PIL reale italiano è in caduta libera a seguito delle politiche del cosiddetto rigore nei conti pubblici. L’euro, in generale, a giovato poco a tutti i paesi – poiché il PIL pro capite nel ventennio dell’euro è stato in leggera crescita – ma ha certamente nuociuto al nostro poiché il PIL pro capite italiano è sceso.

La mia narrazione è esattamente l’opposto di quella dei giornali, delle tv, di coloro che ripetono un dogma neoliberista, alcuni in malafede altri in buona fede. Continuano a dire che noi non siamo in crescita perché non abbiamo fatto abbastanza riforme, io vi sto documentando – in queste pillole da dati presi da Banca d’Italia, da ISTAT, da Eurostat, cioè da fonti pubbliche – che è andata esattamente l’opposto, che noi siamo stati più virtuosi nel taglio della spesa pubblica e siamo stati anche quelli che hanno fatto un’imposizione fiscale più gravosa sulle famiglie e soprattutto sulle imprese.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti: gli altri sono cresciuti di meno di quanto crescessero prima – quindi l’euro è stato un danno per tutti – ma alcuni ne hanno beneficiato, in termini relativi, di più (per esempio la Germania) e altri invece avendo una moneta troppo forte per loro (come gli italiani), mentre era troppo debole per i tedeschi, loro hanno potuto in termini di esportazioni, noi ne abbiamo avuto un grave danno. Per cui ha certamente nuociuto al nostro paese perché il PIL pro capite italiano è sceso, questi sono dati.

Malvezzi Quotidiani – Pillole di Economia Umanistica con Valerio Malvezzi

Valerio Malvezzi

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