Con il personale in ferie e il sovraffollamento (non pandemico), con sintomi blandi ma la soglia del terrore ancora alta, con test che continuano ad essere effettuati a tappeto nonostante continue dosi (e promesse di una vita normale), ora neanche i medici più arcigni sembrano ripensarci. Esponenti come Bassetti non hanno dubbi: i tamponi rischiano di essere più dannosi che di aiuto con la sanità in queste condizioni. Prassi pesanti e intrusive devono essere messe in atto dopo il tampone positivo, tanto che la struttura ospedaliera deve togliere tempo e personale a chi malato lo è gravemente: “Uno arriva con un’altra patologia e dovendo sottoporsi a tampone per entrare in ospedale viene trovato positivo al Covid, dovendo essere messo in isolamento: questo toglie letti, toglie personale, toglie energie all’ospedale e quello che ne ricaviamo è che altre persone vengono curate peggio“.
“E poi c’è il problema relativo ai professionisti del personale sanitario, che continuano a positivizzarsi. I dirigenti fanno notare che gli infetti devono stare a casa dieci giorni nonostante abbiano sintomi per tre; questa è una mazzata. Adesso ci sono anche le ferie e questo vuol dire perdere, solo al Sant’Orsola di Bologna, circa 100-150 persone“.
Ma per l’editorialista de La Verità Francesco Borgonovo il problema sostanziale che si continua a rimandare è uno: il ritorno alla normalità. “Ora sei malato se lo dice una carta. La questione deve tornare ben più terra terra: sei malato se stai male, altrimenti non lo sei“.
“Io credo che alcune virostar abbiano delle remore, sanno benissimo com’è la situazione ma hanno delle remore nel dire le cose come stanno perché altrimenti dovrebbero ammettere che hanno sbagliato tutto“.
Il riferimento è a diverse uscite – firmate virostar e non – che vanno decisamente in controtendenza con la narrazione biennale sul virus: dal fatto che non dovrebbe chiamarsi più neanche Covid, Bassetti dixit, all’abolizione dell’isolamento per i positivi – dice il sottosegretario Costa – passando per le scomode parole sul vaccino di Crisanti: “E’ arrivato a dire qualche giorno fa che questa nuova ondata sarà una specie di vaccinazione di massa. E’ chiaro che non mi aspetto che Crisanti si pronunci contro i tamponi (è l’uomo dei tamponi); dopodiché arriva a dire in sostanza che la nuova ondata la prende un po’ di gente che non sta troppo male e si garantisce l’immunità naturale, che abbiamo visto durare molto di più dei vaccini“.
E, a proposito di vaccini, “non so se avete visto i dati ISS: il tasso di incidenza dei trivaccinati è uguale a quello dei non vaccinati. Identico“.