L’Italia a rischio guerra sul proprio territorio: ecco le scellerate scelte del Governo dei migliori

Purtroppo, secondo le nostre previsioni, la situazione sul fronte bellico va deteriorandosi di giorno in giorno. Direi anzi di ora in ora. Come volevasi dimostrare, le cose vanno peggiorando incontenibilmente. Così leggiamo ad esempio su Fanpage, anche se la notizia si trova pressoché invariata su tutti i principali organi di informazione del pensiero unico politicamente corretto: ‘Arriva in Italia un battaglione di soldati americani per difesa antiaerea. L’annuncio del Pentagono‘.

Ebbene, come volevasi dimostrare, le scellerate scelte del Governo dei migliori, stanno esponendo la popolazione italiana a rischio della guerra sul proprio territorio. Le scelte del Governo dei migliori sappiamo quali sono state: invio di armi all’Ucraina e sanzioni alla Russia. Ciò (come da subito rilevammo) equivale né più né meno a scendere in campo, entrare in guerra. Un conto è mandare aiuti umanitari alla popolazione ucraina, come è giusto, tutt’altro conto è mandargli le armi. Nel secondo caso si ha, di fatto, l’ingresso in guerra a fianco dell’Ucraina contro la Russia. Tanto più se poi, alla Russia, vengono fatte più pacchetti di sanzioni e che anche rivelano come suddette sanzioni poco nulla facciano contro la Russia e molto facciano contro l’Europa, ossia contro i sanzionanti. Il Governo dei migliori ogni giorno di più deve determinare in noi una domanda fondamentale: migliore in cosa esattamente, nello sfasciare carrozze? Nel fare la guerra e nuocere al proprio interesse nazionale?

A ogni modo il Governo cosiddetto ‘dei migliori’ (mai formula fu più orwelliana) sta trascinando l’Italia nell’abisso. In quell’abisso della regressione economica, con le bollette che schizzano alle stelle e con gli italiani che faticano sempre di più ad arrivare a fine mese ma sta trascinando nell’abisso gli italiani anche (e non secondariamente) perché li sta esponendo al rischio di una vera e propria guerra sul proprio territorio. Sta arrivando in Italia il battaglione dei soldati americani e ovviamente intervengono loro, gli americani, che dell’Italia sono padroni dal 1945 e che in Italia fanno il bello e il cattivo tempo, di fatto amministrandola come una colonia, come una loro depandance. Fedele sì, perché di fatto controllata in maniera totale.

Quali saranno allora gli sviluppi di questo scenario? L’Italia è a rischio guerra sul proprio territorio? Che cosa accadrà adesso in quella che doveva essere una guerra breve e che invece si sta dilatando nel tempo? Doveva essere una guerra limitata all’Ucraina e invece sta diventando mondiale, doveva risolversi senza spargimento di sangue e adesso, di fatto, sta esponendo l’intera Europa al rischio della guerra sul proprio territorio. Proprio quell’Europa che, grazie alle magnifiche sorti progressive dell’Unione Europea, avrebbe dovuto si diceva ‘proteggersi dalle guerre’ e che invece si sta rivelando, come l’Unione Europea stessa, quanto colonia di Washington, sia essa stessa foriera di guerra. Considero (ricordo) l’invio delle armi in Ucraina come un vero e proprio gesto di guerra. Quel gesto che la nostra Costituzione condanna, nella misura in cui condanna e ripudia la guerra non solo come strumento di offesa ma anche come atto di controversie internazionali.

Lo scenario va peggiorandosi di ora in ora, inutile nasconderlo, e il Governo dei migliori sembra che stia facendo di tutto perché la situazione peggiori incontenibilmente.

Radio Attività – Lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro