Qualcuno dice: perché cade Mario Draghi se fa parte dei poteri forti? Stava facendo qualcosa a favore del popolo e per questo lo hanno fatto cadere? Assolutamente no. Non fate mai questo errore di pensare che Scholz, Macron o addirittura Draghi stiano facendo qualcosa a favore del popolo e per questo li abbiano puniti. Non stanno facendo nulla a favore del popolo, semplicemente all’interno dei poteri forti è nata una faida e c’è chi è schierato da una parte e chi è schierato dall’altra. Mario Draghi non stava facendo gli interessi nazionali, stava facendo gli interessi dei dem americani e dei neocon, che vogliono allargare lo scontro in Europa contro la Russia, in funzione anti-Putin, che vedono come il principale nemico. A loro si è contrapposto chi invece dice: ‘Siete dei pazzi perché state spingendo la Russia nelle braccia della Cina’.
Ora, nella scelta del nuovo Premier in Italia bisogna fare attenzione perché quando c’è una faida in corso non possiamo sapere a prescindere chi sia il sostituto perché non sappiamo mai quale delle due è predominante. Fatto sta, e questo lo dimostra, che potete accusarmi anche di dietrologia, intanto se andate sulla mia pagina Facebook trovate il mio post di una settimana fa in cui scrivevo: ‘Da questo momento vi posso dire con certezza che movimenti all’interno dei poteri forti stanno ponendo fine alla presidenza Draghi in Italia, o comunque ci sarà un tentativo di farlo’. Non sono un mago e non ho la sfera di cristallo, ma quel post non è modificato.
Ora bisogna capire se verrà sostituito con un Premier che farà, come io credo, più gli interessi dell’ala kissingeriana, ossia quelli che vogliono il dialogo con la Russia, o se riusciranno a imporre nuovamente un Premier (o lo stesso Mario Draghi) per portare avanti gli interessi dei neocon e dell’amministrazione americana. Ma se così fosse, anche quell’opzione non durerà perché alla fine, per porre fine alla faida, dovranno trovare una via di mezzo, una soluzione centrale che fa comodo a entrambi perché nessuna delle due fazioni in corso può sostenere uno scontro del genere troppo a lungo.
Quindi il Governo Draghi è ufficialmente finito: non sarà oggi, sarà tra tre mesi, ma non potranno restare al Governo in Europa quei leader che hanno una posizione netta, da una parte nel dialogo con la Russia (come era il caso di Shinzo Abe) o dall’altra nella guerra alla Russia nel sostegno all’Ucraina in funzione antirussa, come ce l’aveva Johnson. Quindi, non c’è più Abe, non c’è più Johnson, rimane Draghi che aveva una posizione estrema e lo stanno mettendo da parte. Gli altri, quelli che stavano nel centro, Scholz e Macron, sono stati avvertiti: seguite la faida e capirete dove andremo a finire. Tutto è iniziato il 7 luglio con le dimissioni di Johnson, 8 luglio viene assassinato Shinzo Abe, 9 luglio scandalo della SPD che coinvolge il cancelliere tedesco, 10 luglio scandalo Uber che coinvolge il Presidente francese, 14 luglio dimissioni di Draghi.
La Matrix Europea – La verità dietro i giochi di potere con Francesco Amodeo