Obbligo firme? La provocazione spettacolare parte da Napoli, ecco la mossa che umilia la censura

Voglio raccontarvi che cosa abbiamo organizzato oggi a Napoli come provocazione per un sistema che ci obbliga a raccogliere in pieno agosto centinaia di migliaia di firme per permettere ai piccoli partiti di opposizione di poter partecipare a libere elezioni. Oggi abbiamo letteralmente piazzato dei banchetti in acqua su una delle principali spiagge napoletane, al centro del lungomare di Napoli: il banchetto in acqua con l’addetta alla raccolta delle firme e con il certificatore a fianco, sedie in acqua, tavolo in acqua e tutte le persone in fila con il costume e con la carta d’identità per mettere una firma che non era per il singolo partito o per il singolo candidato, bensì a sostegno della democrazia perché non si può pensare di silenziare il dissenso. Continueremo a raccoglierle fino al 20 agosto e continueremo a lanciare iniziative forti come quella di stamattina, in nome del sostegno alla democrazia. Nessuno può pensare di silenziare il dissenso.

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