Leggo sul sito Vaticanews, in data 12 agosto 2022, una notizia che non può non attirare la mia attenzione. Così dice Vaticanews: “Covid: i vaccini, un atto d’amore per salvarci insieme“. Nell’articolo viene precisato: “Pandemia e magistero di Francesco: una serie di video, in collaborazione con il Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale e la Commissione vaticana Covid 19, ripropone gli insegnamenti del Papa sulla crisi sanitaria mondiale per riaffermare che dalla crisi non si esce uguali ma migliori o peggiori. E ‘non si esce da soli’ ma ‘prendendo l’altro per mano’.
Vaticanews è un organo ufficiale del Vaticano. In primo luogo non sfugga come la salus, la salvezza, sia invece divenuta salus come salute del proprio corpo. L’intera storia del nostro Occidente ci insegna come la salus abbia coinciso con la semplice salvezza del proprio corpo cioè con la propria salute: dai greci fin ai martiri cristiani.
La salvezza coincideva con un’idea più grande rispetto a quella della semplice sopravvivenza del proprio corpo. Era una idea che investiva l’aldilà mai coincideva con la semplice sopravvivenza del proprio io. Oggi nel tempo del nichilismo sembra che non si creda più in nulla di grande, in nessuna aspettativa di al di là o di società redente. L’unica aspettativa sta nella salvezza del proprio corpo.
Allora vediamo preti, monaci e vescovi che vengono spodestati dai virologi e dai nuovi teologi della salute del proprio corpo, la civiltà del nulla e dell’ateismo liquido che ha saturato anche il Vaticano, conosce un’unica salvezza, quella del proprio corpo, elemento che è l’apoteosi del nichilismo.
Quello strano uso di “salvezza”
Nell’articolo di Vaticanews i vaccini ‘ci permettono di salvarci insieme‘, ordunque il Vaticano impiega il verbo salvare – verbo decisivo per la vita del cristiano – in relazione alla scienza e ai suoi prodotti.
Ha ragione Agamben quando dice che la Chiesa di Roma è divenuta semplice ancella della scienza e della tecnica alla quale si è consegnata per intero, per questa via il cristianesimo è evaporato e al suo posto abbiamo il pensiero unico teologicamente corretto di Papa Bergoglio.
Papa Francesco è divenuta una voce tra le tante della civiltà a forma di merce, la quale non crede più in nulla e semplicemente trasforma la salvezza in salute del proprio corpo affidata a quei teologi del tutto sui generis che sono divenuti i virologi e i medici, depositari di un sapere sacro e divinizzato al quale la Chiesa si è del tutto piegata.
RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro