Disastro governo Draghi: è necessaria un’alternativa del dissenso, uniamoci in piazza e Parlamento

Partecipare o meno alle elezioni politiche? è chiaro che i partiti i quali hanno gestito l’agenda Draghi sono un partito unico. Sembrano litigare ma sono tutti d’accordo tra loro. Il tema è che l’economia italiana in autunno ed inverno vivrà un disastro di proporzione inarrivabile anche al nostro pensiero.

Ci troviamo nella necessità di proporre un’alternativa. Una potrebbe essere di non andare a votare ma questi se ne fregano: meno gente va a votare più con i loro quattro accoliti avrebbero la meglio sul popolo italiano. Sul tema della guerra, che determinerà le condizioni economiche dell’Italia, il 70% degli italiani erano contrari all’invio di armi ma il Parlamento ha sempre votato a favore. Draghi dovrebbe svolgere i lavoro ordinari invece ha approvato uno stanziamento di 7 miliardi.

Bisogna scegliere se costruire un’alternativa. Abbiamo provato a metterci insieme, una lista importante che si chiama Italia sovrana e popolare per essere sia sovrani, cioè far si che l’Italia possa avere rapporti con tutti, e sia popolari, cioè che la lista metta il lavoro al centro del suo interesse. Questa lista ha provato ad aprire al massimo, siamo arrivati a 15 organizzazioni. Non siamo riusciti a mettere tutti insieme: alcuni per volontà propria, alcuni oggi invece dicono che sia meglio astenersi.

Io credo che sia necessario provare ad essere presenti in Parlamento per dare un segnale. Il mondo non finisce il 25 settembre. Da noi di Italia sovrana e popolare non sentirete mai dire nulla contro le altre forze che si possono definire del dissenso. Crediamo che tutti facciano parte di un’area molto importante del popolo italiano che non ne può più materialmente e politicamente. Il nostro obiettivo è mettere tutti insieme non solo in Parlamento ma anche nelle piazze, cercando un cambiamento radicale del sistema, un ribaltamento.

Questa è la nostra posizione e ce ne faranno di tutti i colori. Il nostro nemico non sono quelli vicini a noi, il nostro nemico non sono quelli che dicono e non dicono, il nostro nemico è il modello di sistema, il modello delle banche, del fondo monetario internazionale, del Big Pharma che cerca di imporre le soluzioni alla salute pubblica italiana, siamo contro il vaccino.