Aiuti a Kiev ▷ Michetti: “A chi non ha il pane in Italia non puoi dire ‘muori’ per inviare armi là”

Non accenna a terminare la guerra tra Russia e Ucraina. Ed è ormai evidente che l’inverno complicherà non solo la situazione sul campo, ma anche quella economica di Kiev e dei Paesi europei. Sul punto, il Prof. Enrico Michetti non ha mezze misure: “Dobbiamo chiudere questa guerra, dobbiamo metterli davanti a un tavolo, come è successo a Vienna, a Parigi e a Yalta, per fare in modo che le ragioni degli uni vengano messe insieme alle ragioni degli altri, così da trovare un compromesso perché la guerra non la può sostenere nessuno. Questo ce lo dobbiamo mettere in testa. Qui invece mi sembra che valgano, quando ci sono degli interessi, alcune ragioni di principio, ma gli interessi oggi sono contrapposti allo sviluppo del Paese. Non c’è più nessuno che ragiona.

Sono molti gli Stati – Italia in testa – che hanno deciso di mettere le proprie risorse belliche al servizio dell’Ucraina. Ma per quanto potrà andare avanti l’invio di armi? “I Paesi europei tra un po’ non saranno più nelle condizioni di dare armi agli ucraini perché se hai gente che non ha il pane, tu non puoi dirgli ‘tu muori perché dobbiamo mandare carriarmati in Ucraina’. La Russia ha sempre vinto la gran parte delle sue battaglie d’inverno: toglierà all’Ucraina gas ed elettricità. Se in inverno gli togli queste due cose, possono avere tutte le armi che vogliono, ma dove vanno?”.