Genotossicità, la svolta ▷ Avv. Holzeisen: “Presto sapremo se questi studi sono stati fatti o meno”

L’Avvocatessa Renate Holzeisen porta avanti imperterrita la sua battaglia di verità sui vaccini. Ha da poco inviato un’istanza di ostensione alle maggiori autorità in tema di farmaci e Salute per ottenere la prova che alla base dei sieri di Pfizer e Moderna ci fossero degli studi scientifici idonei. Le cose, però, stanno prendendo una piega neanche troppo inaspettata: “Questa istanza l’ho diretta sia alla Signora Von der Leyen che alla Commissaria addetta (in teoria) alla tutela della nostra salute, ai diversi responsabili dell’EMA e anche alle autorità italiane e alle nostre responsabili dell’AIFA. Perché ho fatto tutto questo? Bisogna sapere che il legislatore comunitario ha previsto che per farmaci che intervengono direttamente nel funzionamento e nel meccanismo delle nostre cellule umane, a prescindere dalla definizione formale di quel farmaco (es. vaccino), visto il suo reale funzionamento, debbano essere fatti dei test clinici, delle sperimentazioni per poter escludere la genotossicità, la cancerogenicità e la mutagenicità. Quindi ho chiesto la documentazione che dimostri il coinvolgimento della Commissione per le terapie avanzate nella procedura di autorizzazione condizionata di queste sostanze, l’attività specifica che questa Commissione ha fatto per Pfizer e Moderna e i risultati”.

Ma Holzeisen non si aspetta di certo l’effetto ‘surprise‘: “Vi posso già anticipare che in questo ristrettissimo tempo nell’ambito del quale hanno buttato sul mercato queste sostanze, fare questo tipo di sperimentazione era impossibile. Parto già con la presunzione che non vedremo la documentazione perché non la possono avere“. Ma come è andato avanti l’iter? Né le autorità italiane né l’EMA mi hanno risposto. Sto già scrivendo il ricorso al TAR del Lazio, chiedendo con urgenza che obblighino le autorità italiane (incluso il Ministero della Salute) a tirar fuori questa documentazione. Il Ministro della Salute la tiri fuori se è così sicuro”.

Ma c’è di più: “Visto che non è stato fatto uno studio sulla cancerogenicità di queste due sostanze a mRna, ogni cittadino che adesso si ammala di cancro ed è stato trattato con queste sostanze ha la possibilità di chiedere un risarcimento dei danni. E sarebbero i vari Pfizer e Moderna a dover dimostrare che i tumori non sono legati alle loro sostanze”.

Intanto, il 9 settembre EMA dovrà rispondere alla richiesta di Holzeisen. Ma in realtà, di nuovo, nessuna sorpresa all’orizzonte: “Ho già in mano della documentazione che mi è stata inviata da un gruppo di scienziati internazionali (tra cui anche Luc Montagnier), i quali già un anno fa avevano inviato una richiesta all’EMA per sapere se fossero stati fatti degli studi sulla cancerogenicità di queste sostanze. L’EMA rispose loro di no perché non avrebbero mai avuto il tempo di farli. Quindi adesso io voglio avere per iscritto la notizia ufficiale che questi studi non sono stati fatti e che quindi la somministrazione va fermata subito”.