Cominciamo ad analizzare insieme cosa potrebbe fare il futuro Governo per tutelare gli interessi degli italiani.
Cominciamo con il dire che il vecchio Governo Draghi non è caduto, come molti erroneamente fanno credere. Il vecchio Governo Draghi si è dimesso, pur avendo la maggioranza. Perché lo ha fatto? Perché sapeva benissimo che, avendo portato avanti gli interessi americani in Ucraina con le sanzioni alla Russia, avrebbe scatenato a breve una vera e propria bomba economica e sociale. Tutto ciò, ovviamente, a causa del caro energia. Quindi era meglio passare questa bomba ad un Governo eletto dal popolo, meglio se quel Governo fosse di centrodestra, quella parte politica con la quale prima o poi si sarebbe dovuto “fare i conti“.
La Meloni, intanto, è corsa a rassicurare gli americani che, per quanto concerne la politica estera, non ci sarà alcun cambiamento rispetto all’agenda Draghi. Nessun cambiamento, quindi, rispetto alla tutela degli interessi americani in Ucraina a discapito di quelli italiani, dei nostri interessi nazionali.
Questo vuol dire che quella miccia che le hanno passato, e che sta per scoppiare, le esploderà tra le mani con un Governo che durerà molto poco. Poi, evidentemente, ne vedremo un altro a guida Pd e M5S cambiando soltanto il nome di Letta, in modo da dare a Conte l’alibi per giustificare quell’alleanza.
La Meloni, però, ha un’altra alternativa per resistere: dovrebbe utilizzare i rapporti privati, riservati, che Berlusconi ha sempre avuto con Putin per aprire una trattativa con la Russia. Questo ovviamente porterebbe a calmierare il caro energia e farebbe gli interessi delle aziende italiane che non sarebbero costrette a chiudere – come succederà a partire da novembre quando cominceranno i distacchi per la bollette impagate – ma addirittura le aziende italiane diventerebbero in questo modo molto più competitive rispetto a tutte le altre aziende europee. Questa è la chiave.
Pensare che un governo potesse tradire gli accordi presi con gli americani era impensabile, fino a qualche anno fa, o comunque era impensabile che poi potesse aspirare a rimanere al Governo. Oggi, invece, le cose sono molto diverse: gli apparati americani non sono più un monolite ma sono spaccati al loro interno proprio sulla questione ucraina. Da una parte ci sono gli apparati americani cosiddetti neorealisti – che credono che per rilanciare la leadership americana nel mondo sia indispensabile inglobare la Russia in Europa per utilizzarla in funzione anti cinese (che per loro è il vero nemico della leadership americana) – poi ci sono gli apparati neocon – quelli più guerrafondai – che fanno capo all’amministrazione Biden e che vorrebbero arrivare allo scontro militare.
Se la Meloni riuscirà a stringere accordi con la frangia degli apparati americani che vogliono riaprire un dialogo con la Russia in funzione anti cinese e parallelamente riuscirà ad utilizzare i rapporti di Berlusconi con Putin per aprire un tavolo di trattative con la Russia allora questo governo durerà per anni e verranno tutelati gli interessi nazionali.
Io personalmente (spero di sbagliarmi) non credo che la Meloni vada in questa direzione. Quindi ci vediamo tra un anno, un anno e mezzo al massimo, nuovamente alle urne.
La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo