Accelera il progetto di applicazione del meccanismo del Nutriscore. Questo consiste in un sistema di etichettatura che classifica gli alimenti sulla base di discussi criteri di valutazione del cibo. Nonostante la genuinità e l’alto valore dei prodotti italiani, questi verrebbero fortemente danneggiati da tale meccanismo basato su tabelle e dati nutrizionali. Analisi indipendenti avrebbero infatti dimostrato come la struttura del Nutriscore favorisca cibi ultra-lavorati e poco naturali.
Prendendo spunto dall’applicazione del Nutriscore, il prof. Alessandro Meluzzi analizza il retroscena culturale dietro questa nuova applicazione tecnica. Come spiega Meluzzi l’obiettivo dei processi economici sembra quello di mirare ad una strategia di decostruzione di ogni forma di valore e in particolare del concetto di bellezza, ideale chiaramente caro alla ricca storia dell’Italia. La distruzione del bello sarebbe infatti, prosegue Meluzzi, funzionale alla necessità di rendere uniforme ed omogenea una umanità impoverita nonché svuotata dalla forza stessa della bellezza, tra cui possiamo far rientrare anche il cibo con il Nutriscore.
L’intervento in diretta di Alessandro Meluzzi
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