Al di là dei programmi e slogan elettorali, il fatto politico è altro: ora l’UE tassa il risparmio

Siamo il paese con il più alto numero di fallimenti societari d’Europa. Con i costi più elevati per avviare un’attività imprenditoriale, possibile che non si voglia davvero cambiare la ricetta economica? La prima cosa da fare sarebbe andare in direzione opposta e cioè ridurre la pressione fiscale delle imprese. Siamo al secondo posto in Europa per pressione fiscale reale, con una percentuale complessiva di imposte totali e aliquote contributive prossime al 60% dell’utile di impresa dati Master Bank).

Quali partiti politici portano avanti questo programma? Chi sta pensando di fare qualcosa per combattere il numero di fallimenti societari? Per la semplificazione fiscale amministrativa dell’impresa? Per ridurre i costi elevati per avviare l’attività imprenditoriale? Per combattere le problematiche dei salari reali dei dipendenti? Le mie sono evidentemente domande retoriche.

Mi pare che al di là dei programmi politici e slogan elettorali, poi nel concreto fatto politico sono almeno 30 anni che si va in direzione opposta, cioè riduzione dei servizi, della spesa pubblica e aumento pressione fiscale sulle imprese e famiglie. Ora leggo anche che l’Unione Europea ha in animo di mettere delle tasse sul risparmio, è una follia.

Malvezzi Quotidiani – L’Economia Umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi