Nel 1943 Napoli si è resa protagonista di quattro giornate rivoluzionarie. In quattro giorni il popolo napoletano cacciò i nazisti dalla città liberandola, cosa che non era mai accaduta in nessuna città e che mai accadrà in futuro.
L’altro giorno, mentre leggevo un libro di fisica quantistica, ho trovato una frase incredibile: “Un popolo i cui antenati si sono resi protagonisti di una rivoluzione conserva dentro di sé una piccola scintilla rivoluzionaria mai sopita pronta a riaccendersi al cospetto del nuovo invasore”. Il momento di riaccendere quella scintilla è arrivato e io faccio appello ai napoletani, perché l’invasore è tornato.
Sono andati via con i carrarmati, disse qualcuno, sono tornati con le banche, con le multinazionali, con gli interessi sovranazionali e noi da questi dobbiamo liberarci. Dal 1° ottobre ci faranno il “gioco delle tre carte” e aumenteranno i prezzi dal 30% all’80% perché tanto ormai saremo andati a votare, i burattini li avranno già messi: per questo dobbiamo avvertire prima la popolazione.
Io chiedo ai napoletani uno scatto d’orgoglio perché non sono tollerabili le umilianti candidature che calano dall’alto in questa regione.
La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo