The Magic Box Zola in diretta ai microfoni di Radio Radio Lo Sport. Il fuoriclasse ex Cagliari, Napoli, Parma, Chelsea e della Nazionale ha fatto il punto sulla condizione di certo deficitaria del pallone italiano affrontando però anche altri temi molto interessanti.
A poche ore dalla sfida di San Siro tra Italia ed Inghilterra, valevole per la Nations League, l’ex calciatore di origini sarde ha esternato le sue sensazioni sulla povertà tecnico che affligge il nostro movimento a livello sia professionistico, sia dilettantistico. I nostri esperti hanno chiesto a Zola pareri anche su singoli talenti come Nicolò Zaniolo e Sergej Milinkovic-Savic. Senza dimenticare l’avventura vissuta a braccetto con mister Maurizio Sarri al timone del Chelsea culminata con il trionfo in Europa League nella finale contro l’Arsenal.
Una carriera davvero entusiasmante quella del ‘Baronetto’. 664 presenze tra squadre di club e Nazionale azzurra con 203 gol all’attivo. Da allenatore ha guidato l’Italia Under 21 da collaboratore di Casiraghi, il West Ham, l’Italia Under 16, il Watford, il Cagliari, l’Al-Arabi, il Birmingham e il Chelsea da assistente.
Zola in diretta a Radio Radio Lo Sport
Focus sulle difficoltà del calcio italiano
“Sulla situazione del calcio italiano ho un’idea di massima ma non ho il polso preciso. Ho un pensiero particolare relativo ad esempio alla condizione attuale dei dilettanti. Io ho iniziato la carriera proprio da quel punto. Noto con dispiacere una povertà tecnica a livello dilettantistico. Secondo me questo è un grosso limite che si ricollega anche all’ambito dei professionisti. Poi nei settori giovanili ci sono troppi stranieri. Inoltre probabilmente i nostri giovani oggi non hanno la stessa fame che avevamo noi una volta. Di fatto questa è una vocazione“.
Il punto sul football britannico
“Indubbiamente gli ultimi risultati della Nazionale inglese non sono stati brillantissimi, però rimane una squadra ricca di talento. La Premier League ha tanti stranieri, ma è pur vero che giocano moltissimi giovani britannici di talento. Basti pensare a Foden, James e Billingham che stanno maturando esperienza nazionale e internazionale. La Premier è un torneo che ti prepara ad altissimi livelli, di fatto è quello che era la Serie A negli anni ’90 e primi 2000“.
L’avventura al Chelsea con mister Sarri
“Quello con Sarri al Chelsea è stato un anno molto impegnativo e difficile ma al tempo stesso bello. Lavorare con un tecnico preparatissimo come Sarri è stato un piacere. Abbiamo alla fine vinto l’Europa League e in Premier siamo arrivati terzi in classifica. Conservo un ottimo ricordo. Le strade si sono divise perché il mister ha avuto la chance di rientrare in Italia alla Juve portando con sé il suo gruppo storico“.
Sulla posizione di Roberto Mancini
“Ho sempre considerato Mancini l’uomo giusto per la Nazionale. I risultati ottenuti all’Europei continuano ad essere straordinari per la vittoria e per il modo in cui essa è arrivata. Chiaramente non andare al Mondiale è una delusione e un disastro sportivo. In alcuni momenti non abbiamo giocato come avremmo voluto ma in altri siamo stati parecchio sfortunati“.
Sul talento cristallino di Zaniolo
“Io ne ho sempre parlato bene perché vedo in lui enormi potenzialità. Non lo conosco personalmente come carattere e personalità per poter dire quanto bravo diventerà in futuro. Questo è un aspetto molto importante in ogni calciatore. Osservandolo sul piano tecnico e fisico dico che davanti a lui ha sicuramente un grande futuro“.
Sul serbo Milinkovic-Savic
“Giocatore straordinario. E’ un centrocampista che sa fare gol e assist. Poi ha una grande fisicità, è completo al 100%“.
La sorpresa Kvaratskhelia
“Sì, è probabilmente la sorpresa più bella del campionato. Nessuno lo conosceva a questi livelli e si sta confermando partita dopo partita. A sorprendermi è la sua intelligenza tattica in campo“.
Al fianco di Maradona
“Quella di Napoli è stata la mia prima esperienza in Serie A ed è stata anche la più grande fortuna che potesse capitarmi. Quella esperienza mi ha cambiato la vita perché ho avuto l’opportunità di imparare dai migliori in assoluto“.