Doppio Anguissa, acuto Kvaratskhelia: Napoli sempre più al primo posto

Il Toro soccombe al Maradona: complice un grande Napoli che ha giocato come sa maturando il 3-1 finale che porta alla squadra di Spalletti punti importantissimi. La quota è 20 punti, +6 – per ora – delle prime due big che inseguono, Lazio e Napoli, ma la stabilità e la fiducia in sé stessa di questa rosa è davvero ineguagliabile.
Insuperabile Anguissa, che sigla una doppietta in trenta minuti, prima servito da Mario Rui con un assist al bacio al 5′ minuto, poi stakanovista al trentesimo, quando si fa tutta la fascia per battere Milinkovic sul suo palo da posizione ravvicinata

Il Napoli ci prende gusto, e tra una verticalizzazione e un triangolo sempre rigorosamente di prima, alla fine trova il terzo squillo su errore d’impostazione del Toro; baricentro altissimo per la squadra di Juric, errore d’appoggio e Zielinsky coglie l’attimo servendo di prima il numero 77 georgiano: fascia bruciata, nulla può Milinkovic battuto sul secondo palo. Tre a zero firmato da Kvaratskhelia dopo un’azione fotocopia del secondo acuto di Anguissa. Ma il Toro non ha perso totalmente la bussola.

Il Napoli sente vicina la campanella della pausa e inizia a rimettere i quaderni nello zaino, ma c’è Sanabria pronto a fare l’interrogazione a sorpresa al 42esimo.
Meret è impreparato ma la prova è troppo difficile, visto il destro preciso e potente sul secondo palo. 3 a 1 e si va negli spogliatoi con il Toro ancora in piedi.

La ripresa sembra essere a trazione granata, ma solo l’inizio. Lazaro – tra i più positivi di Juric – duetta con Sanabria ma spara altissimo di collo da posizione angolata. Di lì a poco il Napoli sarebbe tornato quello del primo tempo, subito dopo l’espulsione del mister granata che impazzisce per un intervento falloso di Mario Rui su Singo.
Con Juric fuori il Torino sembra spegnersi. Prima Politano, poi Di Lorenzo minacciano il poker, ma non c’è tempo: Massimi fischia la fine e sancisce la vittoria partenopea. Il messaggio al campionato è chiaro. Spalletti sempre più al primo posto.

Alessio De Paolis