Oggi affrontiamo il tema caldissimo del caro energia. Ho appena letto alcuni dati addirittura di maggio 2022, quando i distacchi delle forniture sono aumentati del 42,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Ed è un dato che è costretto a salire vertiginosamente a novembre 2022, il che vuol dire che presto troveremo centinaia di migliaia di famiglie e di imprese che rimarranno al buio, senza la possibilità di riscaldarsi e senza addirittura la possibilità di accendere la luce in casa o in azienda. Le grandi compagnie energetiche, ma anche gli intermediari, si sono addirittura dotati anche di un codice definito ‘corrispettivo di morosità’: praticamente è l’onere che viene addebitato in bolletta dal nuovo fornitore quando si ha una morosità pregressa con l’azienda energetica precedente, quindi il consumatore finale sarà comunque obbligato a pagare anche la morosità col vecchio fornitore, che poteva essere giusto fino a poco tempo fa, quando questa migrazione da un fornitore all’altro era portata avanti dai cosiddetti ‘furbetti’, ma oggi quei furbetti portano il nome di centinaia di migliaia di aziende e famiglie che non possono pagare una bolletta decuplicata e che quindi troveranno sempre più difficoltà ad avere nuovi contratti energetici.
Poi andiamo alla voce degli aiuti, e qui diventa veramente ridicolo. Leggo testualmente sul giornale: ‘Tra bonus bollette e crediti di imposta per le imprese, si parla di 25 miliardi di euro di aiuti‘. Se noi pensiamo che la Germania, che sta nelle nostre medesime condizioni, di miliardi ne ha stanziati 200, potete fare da soli i conti e capire quanto ridicola sia questa cifra. Non ho fatto, ovviamente, l’esempio dell’Inghilterra, che ne ha stanziati molti di più anche della Germania perché è un Paese al di fuori dell’Unione Europea e ha sovranità monetaria, quindi è un discorso diverso; ma se ci andiamo a rapportare con la Germania, che fa parte dell’Unione Europea, ci rendiamo conto che noi stiamo lottando per avere 25 miliardi di aiuti, mentre lei ne ha già stanziati 200. Ma la cosa assurda è che di fronte a una crisi del genere si parla di vincoli europei, di sforamento, quando ormai sappiamo bene che questi aiuti dovrebbero arrivare dall’esterno, non dovrebbero pesare sui conti nazionali, sulle bollette degli italiani perché questa è una crisi che è stata creata dalla NATO e dagli Stati Uniti per i propri interessi in Ucraina, ed è stata poi avallata dall’Unione Europea perché succube dei diktat statunitensi.
Quindi, abbiamo i nomi dei responsabili, di chi sta traendo interesse da questa guerra in Ucraina: parliamo degli Stati Uniti e parliamo della NATO, che stanno traendo enormi vantaggi, la NATO da un punto di vista strategico-militare, gli Stati Uniti da un punto di vista anche commerciale ed economico; l’Unione Europea, invece, sta avendo soltanto svantaggi da questa guerra, dalla conseguente crisi energetica, e non può far pagare ai popoli europei, agli Stati europei quello che sta accadendo. Quando ci sono state le speculazioni franco-tedesche sulle banche greche, che poi stavano fallendo, siamo andati ad attingere da un serbatoio comunitario, comune, ossia dal MES, il Meccanismo Europeo di Stabilità, e in quel caso abbiamo salvato le speculazioni finanziarie di Francia e Germania. Adesso che invece ci sono dei responsabili ben precisi, che sono gli Stati Uniti e l’Unione Europea per la sua sudditanza ai diktat USA, si parla di sforamento dei vincoli di bilancio da parte dei Governi nazionali, e si va a far pagare il caro bollette direttamente ai cittadini: questo è inaccettabile.
La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo