Da Milano Finanza che il calo demografico e i tagli alla spesa pubblica hanno portato a una riduzione dei servizi essenziali nei piccoli comuni. Fattori che hanno concorso a un continuo contenimento e quindi di riduzione dei costi anche da parte delle banche.
In tale contesto la tecnologia ha influito molto nel settore bancario, rendendo costosi e inefficienti molti servizi bancari che prima erano ritenuti essenziali. Per sovvertire questo trend, secondo alcuni, il Pnrr rappresenterebbe un’opportunità unica perché darebbe importante risorse per la valorizzazione dei piccoli comuni, tra cui il potenziamento dei servizi, valorizzazione del patrimonio culturale, soluzioni innovative sul ruolo delle banche a supporto dell’economie locali, strategie organizzative sulla presenza del territorio attraverso sportelli e altre forme di intervento.
Io a questi articoli di Milano Finanza rispondo ‘Ma non sono dieci anni che voi, assieme ad altri, pensate che è giusto tagliare le banche di credito cooperativo, fare le riforme delle popolari, sulle banche secondarie o ritenuti tali? Ma tutte queste politiche ve le siete dimenticate?’ e, ancora il taglio dei servizi, della spesa pubblica per rispettare i vincoli di bilancio e austerity che poneva Bruxelles.
Da una parte ci sono le persone normali che tentano di continuare a lavorare e dall’altra parte ci sono questi marziani che un giorno dicono una cosa e un altro giorno ne dicono un’altra. Dopo dieci anni che ci dite che bisogna tagliare le banche e fare riforme, poi adesso dite che tramite dei fondi sui quali ci siamo indebitati e con i quali noi pagheremo maggiori tasse dobbiamo andare a salvare i piccoli comuni e i servizi bancari? Vi rendete conto che siete quantomeno distopici, disassati mentalmente? Prendiamo una decisione, o andiamo verso l’economia umanistica o continuiamo a fare i giochetti di quella capitalistica.
Malvezzi Quotidiani – L’Economia Umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi