Le magagne di un Governo non ancora partito: la via della pace non passa minimamente per la testa

Il ‘Governo dei migliori’ è finito? Così sembra, anche se le basi per quello nuovo sembrano (più o meno) somigliare a quelle del passato, soprattutto in riferimento al mancato ricambio generazionale: lo slogan ‘dare spazio ai giovani’ avviato da quasi tutte le campagne elettorali fa uno scivolone e i vecchi ‘comandanti’ cercano sempre di accaparrarsi una poltrona, Salvini al primo posto che non molla l’ipotesi di rientrare al Viminale.

Le posizioni fra destra e sinistra si confondono e l’emergenza gas viene gestita in modi inusuali: “Gas, asse Roma-Parigi. Fratelli di Francia”. Il Giornale titola così, l’asse esiste e l’obiettivo è quello di avviare un ipotetico intervento dell’Unione Europea, simile a quello fatto ai tempi del Covid. Si parla di un debito comune europeo, poco credibile dato il flop economico che oggi sta vivendo il cittadino italiano. La stessa popolazione si sta rendendo conto che l’accordo sull’energia sarà l’ennesimo specchio per le allodole. Gentiloni e Breton chiedono aiuti e la parte dei potenti di Europa ha però risposto con un secco NO, Germania e Olanda in primis. Quali saranno perciò gli aiuti promessi dall’UE per il nostro Paese?

Nel frattempo il Ministro Roberto Speranza colpisce ancora: “obbligo di mascherina se i casi aumentano ancora”. Si parla del Ministero della Salute in generale, ma quest’ultimo ‘regalino’ sappiamo tutti che è da parte del ‘gentilissimo’ Speranza.

00:00 – “Fratelli di Francia”, destra e sinistra: posizioni confuse.
04:25 – Tagli energia: tra debiti in arrivo e rassegnazione, Francia e Olanda dicono no.
09:00 – I ‘giochini’ sul mercato del gas: vani tentativi di risollevare un UE ormai fallita.
13:09 – ‘Dopo il Covid, il lockdown del gas’.
19:35 – Politici italiani verso politiche comunitarie distruttive.
23:41 – Ipotesi Salvini: zero impatto ma non indietreggia per tornare sulle vie ministeriali.
25:00 – La sorpresa mascherine, Speranza colpisce ancora.
39:30 – Tempeste mediatiche: Giorgia Meloni imperterrita nel mirino.