Il Governo della destra bluette proseguirà sulla solita linea imperialista

Si dice assai frequentemente in questi giorni che è ancora troppo presto per giudicare un Governo, quello della destra bluette neoliberale, che si è appena venuto costituendo, sicché i tempi non sono ancora maturi per esprimere un giudizio articolato sull’operato di un Governo che di fatto ancora non ha avuto modo di operare concretamente. Tutto questo è efficacemente vero, inutile negarlo. E tuttavia possiamo provare a ragionare insieme intorno alle dichiarazioni che sono state svolte dai protagonisti di questo Governo, dacché da quelle dichiarazioni potremo forse inferire il senso generale di un Governo che, è vero, ancora non ha iniziato ad agire, ma già ha tracciato alcune linee di tendenza di quelle che saranno le proprie azioni.

Partiamo anzitutto da Giorgia Meloni, che è la domina di questo Governo e la quale Giorgia Meloni ha fatto fede apertamente di totale a tarantismo e di totale europeismo. L’ha detto senza perifrasi: “Chi non vuole rimanere nel perimetro dell’europeismo e dell’atlantismo può anche uscire immediatamente da questo Governo”. Il messaggio probabilmente era rivolto in maniera diretta e nemmeno troppo velata contro Silvio Berlusconi, colpevole di aver fatto trapelare alcuni messaggi di apertura, anche umana, verso Putin. Prendiamo poi le affermazioni di Guido Crosetto, uno dei fondatori, anzi, il fondatore di Fratelli d’Italia, uno dei principali esponenti del partito.

Ebbene, Crosetto ha specificato, senza perifrasi anche in questo caso, che sull’invio di armi all’Ucraina si farà come vorranno gli alleati. Cioè, in sostanza come vorrà la NATO e quindi, a maggior ragione, come vorranno gli Stati Uniti d’America. Anche in questo caso abbiamo una conferma dell’atlantismo esasperato di cui dicevamo poc’anzi. Per parte sua, Tajani come prima cosa ha amorevolmente telefonato al ministro degli Esteri ucraino e lo ha fatto garantendo pieno appoggio. Quindi, anche in questo caso avvalorando ciò che aveva già detto, o meglio cinguettato su Twitter Giorgia Meloni, e che conferma una volta di più che sul piano della politica estera, il Governo della destra bluette proseguirà sulla solita linea: invio di armi a oltranza all’Ucraina, sanzioni alla Russia, piena adesione all’imperialismo atlantista made in USA. Per quel che riguarda poi Pichetto Fratin, Ministro dell’Energia. Ebbene, egli ha assicurato che continuerà sulle orme di Cingolani. Dirò di più, si parla già in questi giorni, e sono voci ufficiali confermate dal Governo, del fatto che Cingolani continuerà a collaborare con il Governo stesso e quindi forse affiancherà Pichetto Fratin.

Infine, per quel che concerne il ministro della Sanità, Orazio Schillaci, ebbene egli ha asserito senza perifrasi che sarà rispettata fedelmente la solita linea contro il Covid e se volessimo fare un’anamnesi del caso, potremmo dire che lo stesso Schillaci, in una trasmissione mattutina, ebbe a dichiararsi favorevolissimo all’infame tessera verde della discriminazione, alias green pass.

Ecco, possiamo allora dire sotto ogni profilo che non abbiamo ancora gli elementi concreti per giudicare le azioni ad oggi mancanti del Governo, ma possiamo ben giudicarne le parole e dalle parole si evince limpidamente come questo Governo sarà la continuazione del precedente. E ciò rivela una volta di più che quella che stiamo vivendo è un’alternanza senza alternativa. Un’alternanza perché destra bluette e sinistra fucsia si alternano al potere, ma manca l’alternativa, dacché destra e sinistra semplicemente garantiscono il persistere dell’ordine neoliberale.

Perché vi ostinate, dunque, a non voler intendere che si tratta sempre e solo del partito unico, articolato del capitale? Perché non volete prendere atto a nessun costo del fatto che destra bluette e sinistra fucsia sono oggi sic et simpliciter le due ali dell’aquila neoliberale? Perché ancora non volete ammettere che la lotta oggi è tra alto e basso e che in questa lotta destra e sinistra rappresentano egualmente l’alto contro il basso? Occorre fare, evidente, una rivoluzione geografica della politica, un mutamento fondamentale passando dalla fase tolemaica, destra e sinistra, alla fase copernicana, alto e basso.

Radioattività – Lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro