Leggiamo sui principali giornali italiani che sono in arrivo 1 milione di multe comminate a coloro i quali sopra i 50 anni non si sono sottoposti alla benedizione obbligatoria del santissimo serio, il principale sacramento della religione terapeutica. Lo abbiamo visto scendere dal Brennero in pompa magna, mentre noi tappati in casa per decreto legge non potevamo far altro che osannare al suo arrivo luminoso.
Lo abbiamo visto poi presentare come un sacramento salvifico non dell’anima ma del corpo, l’unica cosa in cui ancora l’Occidente crede. A tal punto da far coincidere la salvezza con la salute ovvero con la salute biologica del proprio corpo. Abbiamo visto scatenarsi le persecuzioni più beghe, più spietate contro gli eretici, contro coloro che non assumendo il sacramento del siero erano sospettati di essere portatori di un’eresia rispetto alla religione scientifica, l’unica ammessa nel quadro del nuovo leviatano tecno-sanitario.
Molti hanno pensato che fosse una parantesi ormai appartenente ad un passato remoto, invece sappiamo che non è così, dacché ci informano i giornali che la persecuzione proseguirà a pieno regime. Adesso infatti stanno arrivando ben 1 milione di multe comminate a chi sopra i 50 anni non si sono sottoposti al santissimo siero e alla benedizione. Questo deve farci pensare e attivare in noi il pensiero critico. Importante è l’immunità dal gregge ovvero la capacità di pensare autonomamente con la propria testa, il compito che Kant assegnava all’illuminismo.
Dobbiamo pensare con la nostra testa e far valere anche un dissenso informato che sappia ricartografare la realtà e far pensare altrimenti. La normalità non sta affatto tornando, l’emergenza perenne su cui il leviatano tecno-sanitario si fonda è già la nuova normalità. Per questo che la persecuzione continua a pieno regime. Per tale ragione tornerà operativa anche l’infame tessera verde della discriminazione e del controllo biopolitico totale e totalitario della libertà autorizzata.
Questo sia di monito per quello che accadrà. Stiamo tornando alla fase 1 di quella che ho definito la pandemia del rocchetto o dello yo-yo. Questa si basa sull’emergenza ritmata dall’alternarsi della fase 2 e della fase 1 potenzialmente all’infinito. L’aumento dei contagi di questi giorni e il richiamo al possibile ritorno dell’infame tessera volta, con le multe che tornano, sono altrettante spie che ci segnalano che l’emergenza non è finita, che l’emergenza è la nuova normalità del capitalismo terapeutico.