Non si placa l’attività dei fact checker, sempre pronti a sbugiardare presunte falsità in ossequio al sommo valore della Verità. Fabio Duranti, però, mette in guardia da coloro che, con la scusa di ‘controllare’, non fanno altro che diffondere loro stessi bufale: “State attenti a quelli che vogliono farvi credere che esiste un mondo di complottismo, a quelli che fanno i cosiddetti ‘sbufalatori’, che sono finanziati non si sa bene da chi. Prendiamo Open, con cui avremo anche un contenzioso, che titola: ‘Sui vaccini anti-Covid vi hanno sempre mentito? La falsa narrazione scatenata da Rob Ross’“.
Il riferimento è a quello che abbiamo ribattezzato il ‘Pfizer gate 2.0’. “Si tratta di un titolo che induce a credere che questo europarlamentare sia un bugiardo e che ciò che circola sia falso. In realtà, a cosa si riferiscono quando dicono ‘falso’? Non al merito della questione (cioè che questi farmaci non avevano alcun titolo per essere definiti ‘vaccini’), ma al fatto che è falso che non si sapesse, che in fondo ne eravamo già al corrente. Una persona con capacità critica penserebbe che questa è un’aggravante, ma loro – con quel titolo – fanno credere che tutto sia falso, anche il merito della questione. Certo che lo sapevamo, lo aveva ribadito anche Bourla il 10 gennaio”.
Non si è fatto attendere il commento dell’avvocato Renate Holzeisen, da tempo in prima linea per denunciare criticità e zone d’ombra della campagna vaccinale: “E’ tutto gravissimo, rimarrà nella storia. Ci vorrà un accertamento ufficiale anche della responsabilità perché non bisogna dimenticare il danno – anche fisico – che è stato arrecato alle persone, per non parlare del danno economico che hanno patito tantissimi cittadini. Molti sono stati spinti a farsi quest’iniezione sulla base di un’enorme falsità: molti sono morti, altri hanno sperimentato conseguenze serie sulla loro salute e ancora non conosciamo quelle a lungo termine”.
“Proprio per questo ho inoltrato un’istanza di ostensione in merito alla genotossicità, mutagenicità e cancerogenicità di queste sostanze anche al Ministero della Salute, all’Istituto Superiore della Sanità e all’AIFA. Dalle autorità italiane non è arrivato nulla, mentre arrivano notizie interessanti dall’EMA“.