Cerchiamo di fare insieme chiarezza su una voce che sta circolando tantissimo, su una notizia che è stata purtroppo proposta in maniera ingannevole. Si dice infatti che l’emendamento che inseriva la proroga dell’invio di armi in Ucraina da parte dell’Italia per tutto il 2023 sia stato ritirato dal testo del decreto dove era stato inserito. Tutto vero, ma non è che sia stato ritirato perché il governo non abbia intenzione di prorogare l’invio di armi. Semplicemente quell’emendamento era stato inserito all’interno di un decreto che si chiamava “Nato Calabria”, ossia si doveva discutere della questione dell’invio delle armi in Ucraina nello stesso testo dove si discuteva della questione della sanità in Calabria. Era quindi una inaccettabile forzatura poter discutere all’interno dello stesso testo due materie così differenti. Quindi si è deciso di scorporare la questione che riguarda la proroga dell’invio di armi in Ucraina ad un decreto che verrà discusso domani.
C’è tutta la volontà però del Governo di prorogare purtroppo l’invio folle di armi in Ucraina per tutto il 2023. Anzi, era stato proprio Guido Crosetto, ministro della Difesa, che tanti interessi personali ha nell’industria delle armi, a voler accorpare questi due testi proprio per velocizzare la proroga dell’invio di armi. Quindi, non c’è alcuna speranza che questo emendamento non diventi effettivo. Purtroppo anche l’anno prossimo continueremo in questa folle scelta di restare cobelligeranti.
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