Il tema dei medici cosiddetti “no-vax” agita il sonno di tutti. Purtroppo c’è nelle ultime ore un ripensamento del governo sulle multe legate all’obbligo vaccinale per gli over 50. Il rinvio era stato annunciato per questi giorni al 30 giugno 2023, poi il dietrofront: alla scadenza di ieri il governo non ha presentato l’emendamento anticipatoci da Ylenia Lucaselli. Ci sarebbe il rischio – e in effetti c’è – di una disparità di trattamento, visto che qualcuno avrebbe già pagato: “L’esecutivo potrebbe voler fare una valutazione più approfondita e varare un atto complessivo che regoli la materia”.
Ma su queste multe c’è anche un giallo: come riporta Repubblica il governo Draghi ha finora inviato a partire da aprile e tramite l’Agenzia delle Entrate solo “comunicazioni di avviso del procedimento sanzionatorio”. Insomma, un pasticcio firmato governo dei migliori.
Intanto tutti vanno all’attacco di questa “strizzata d’occhio” ai no-vax. Che in realtà è semplicemente un provvedimento di buonsenso. Si ha la sensazione, guardando la televisione e leggendo certi articoli, di essere piombati nel 202: gli stessi stereotipi, la stessa cattiveria, gli stessi luoghi comuni. Nessuno che tiene conto dei dati scientifici. Nessuno si cura del fatto che il contagio non si ferma e che – nonostante ciò – si è tolto il lavoro alle persone.
Vaccino e altri luoghi comuni
“Piccola ma rumorosa galassia no vax” la chiama la Tognotti su La Stampa, come fossero vani i discorsi di prima. Quelli che parlavano di terroristi e criminali che tenevano sotto scacco la salute pubblica di una nazione. Non è più così a quanto pare: ora sono una piccola minoranza di gente che non si vuole rassegnare, pronta ad arraffare questa “amnistia sanitaria”, dice la Tognotti, “che non piace a nessuno”. Sicuramente piace a centinaia di migliaia di persone che hanno votato i partiti antisistema, così come non dispiace a milioni di elettori che hanno scelto premier Giorgia Meloni.
Ma il 2021 continua a inseguirci coi suoi luoghi comuni e la sua intolleranza: “I non vaccinati mettono a rischio i pazienti”, “sono più contagiosi” e altre balle varie. Tutto smentito da ormai numerosi studi su riviste scientifiche internazionali. Poi sì, ci sono anche quelle pagate dalle farmaceutiche, dove sono riportati altri dati che piacciono di più a chi oggi fa perfino appello al giuramento di Ippocrate contro i medici “no vax”.
Giuramento di Ippocrate? E la tachipirina e vigile attesa? E gli antinfiammatori vietati? E i vaccini che “fermano il contagio”?
Giuramento di ipocriti.