“Una faccenda che ha mosso solo per la Pfizer 100 miliardi di euro quando l’attuale finanziaria dello stato italiano ammonta a 30 miliardi, secondo voi è una roba che c’entra con la salute, con le spike, col coronavirus? Evidentemente no“. La tesi espressa in diretta dal Prof. Alessandro Meluzzi è quella che da due anni fa da contraltare a una visione che è quella della maggioranza. Parliamo della visione del “mondo buono”, in base alla quale l’altro, che sia una persona o un’istituzione, è generalmente mosso da fini altruisti, e non ci sarebbe motivo perché sia diversamente. E’ il motivo per cui molte persone, con idee benevole, hanno obbedito a norme scientificamnete opinabili o a restrizioni talvolta proposte senza alcuna giustificazione.
La realtà però può essere ben diversa. Lo abbiamo visto con la vicenda Pfizergate, che dopo aver assistito a diversi mesi di derisioni nei confronti di chi obiettava sull’inesistenza delle immunizzazioni vaccinali, è esplosa come un fulmine a ciel sereno in Europaramento. Ecco perché l’esperienza e i fatti purtroppo possono smentire spesso chi crede nell’altruismo del mondo. Per Meluzzi “ci troviamo di fronte al più colossale affare in seno alla Big Pharma che sia mai stato realizzato. Questo spiega e giustifica ampiamente tutto quello che è successo. Non è necessario essere marxisti. Vogliamo mettere scienza, sapienza e verità contro i 100 miliardi di euro? Vincono sempre i 100 miliardi“.
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