Va letto con accento spagnoleggiante: “la desima”. Quell’accento reso popolare in Italia dal successo di Carletto Ancelotti con il Real Madrid, allorché alzò al cielo la decima Coppa dei Campioni della propria storia.
La vittoria odierna ottenuta dal Napoli contro l’Empoli, la decima consecutiva in Serie A, ha infatti qualcosa da “Real Madrid”.
Una di quelle tante vittorie come storicamente ne abbiamo viste a valanghe cogliere dal Real Madrid e come storicamente ne abbiamo viste pochissime colte dal Napoli (a cominciare proprio dalle partite contro l’Empoli dell’anno scorso in cui due sanguinose sconfitte sono state decisive in negativo per la conquista dello scudetto).
Una vittoria arrivata dopo un’ora di assalti improduttivi contro una squadra organizzatissima come quella toscana, giunta grazie a un gol su rigore probabilmente corretto a termini di regolamento ma di certo non di quelli che gli arbitri concedono sempre (e sui quali il VAR è impossibilitato a intervenire).
Uno di quei rigori… insomma… che senza troppi giri di parole… alle grandi squadre vengono concessi più facilmente.
Dopo il penalty, trasformato con brivido da Lozano, la strada per il Napoli è poi andata ulteriormente in discesa con il cartellino rosso comminato all’ex di turno Luperto che ha di fatto chiuso il match e che ha posto le premesse per la rete del raddoppio di Zielinski (anche lui ex).
Ancora una volta sono andati a segno per i partenopei due giocatori subentrati portando a 9 i gol stagionali provenienti dalla panchina (un altro dei tanti record che denotano sia la qualità assoluta della rosa sia la capacità di lettura del match del mister).
Sabato pomeriggio, l’ultimo sforzo del 2022 sarà il match interno contro l’Udinese con l’obiettivo di raggiungere l’undicesima… anzi l’undecima… vittoria consecutiva in Serie A come mai accaduto nella storia azzurra.
Vittorio de Gaetano